Regia di Richard Brooks vedi scheda film
Uno degli western piu' innovativi di quel periodo, per lo stile (zoom e bruschi movimenti di macchina), ma soprattutto per i temi (l'esplicito contenuto politico). Importante notare come la questione ideologica non si esprima attraverso un confronto tra capitalismo e comunismo, bensi' attraverso una faccenda passionale: il ricco bancario americano pretende di possedere una donna messicana che (oltre ad essere una rivoluzionaria convinta) appartiene a un altro uomo. La critica all'imperialismo americano e' quindi applicata, in modo geniale, non a questioni socio-economiche, ma a quesioni private. Di conseguenza, la presa di coscienza finale di Lancaster non e' tanto di tipo ideologico, ma di tipo morale. Grandi attori, con un Ryan un po' appannato. Convincente la Cardinale. Immenso Lancaster.
Regia sicura, vigorosa, anche se nei duelli e nelle scene d'azione ovviamente non puo' reggere il confronto coi maestri Ford, Hawks, Mann e Peckinpah
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