Regia di Luciano Salce vedi scheda film
La comicità brillante/grottesca/tragicomica/surreale colpisce ancora nel segno, e a tratti appare addirittura più crudele.
A un anno dalla prima pellicola su Fantozzi, Paolo Villaggio e Luciano Salce ci riprovano, e adattano (anche stavolta con Leo Benvenuti e Piero De Bernardi) altri dieci episodi tratti dai libri dell'interprete genovese. La comicità brillante/grottesca/tragicomica/surreale colpisce ancora nel segno, e a tratti appare addirittura più crudele (l'apertura della caccia come fosse una guerra). La struttura è un pochino più compatta, le circostanze di puro divertimento (l'esilarante party a casa della contessa Viendalmare, ossia Nietta Zocchi) hanno più spazio, e quell'amarezza che riconduceva il primo capitolo al filone della commedia all'italiana è anche qui presente, anche se meno ricorrente. Lo stile narrativo è invece il medesimo, così come gli attori principali, che bissano la bravura già dimostrata. E i vari direttori sono spassosi forse più che nel predecessore: assolutamente memorabili Mauro Vestri nei panni di Riccardelli e Antonino Faa' di Bruno in quelli di Semenzara. Formula che vince non si cambia: e a conti fatti, questo seguito risulta essere né inferiore né superiore al suo prototipo. Di culto la sequenza del cineforum aziendale con la proiezione del fittizio La corazzata Kotiomkin (esplicito riferimento a La corazzata Potëmkin), ironica e sferzante condanna di coloro che impongono agli altri le proprie opinioni. La serie prosegue con Fantozzi contro tutti.
Fabio Frizzi, Franco Bixio e Vince Tempera reinterpretano vivacemente le musiche dell'originale.
♥ Film ECCELLENTE (9) — Bollino VERDE
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