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Il secondo tragico Fantozzi

Regia di Luciano Salce vedi scheda film

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GIMON 82

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La recensione su Il secondo tragico Fantozzi

di GIMON 82
10 stelle

C'era una volta in Italia,il cinema da "satira sociale".
Quel cinema cosi' "popolare" che sfotteva la critica d'essai,quella paludata,snob e altezzosa nei confronti degli sfigati alla Fantozzi.
Quel cinema basato sull'iperbole d'un Italietta servile e leccaculo,di uffici "sinistrati" e megadirettori "divini".
Un anno prima il tandem Villaggio e Salce porta nelle sale la parabola d'un ragioniere medio(cre),quel Fantozzi "ragionier Ugo",cosi' sgraziato e sfigato,figlio d'un epoca post-boom economico.Sono lontani i tempi dei vari "mostri" alla Sordi o Gassman.Ora l'italiano "standard" è rappresentato da uno stralcio  "stakanovista" e fifone di cui il ragionier Ugo ne porta l'effige.Paolo Villaggio da ex dipendente d'una nota azienda,aveva respirato l'aria corruttibile delle "s.r.l",venendone "indottrinato".La nascita di Fantozzi ha liberato l'italiano medio dalle frustrazioni e ansie tipiche del periodo.Noi italiani ci siamo specchiati in Fantozzi,abbiamo riversato su di lui il nostro "inferior complex",verso una societa' basata sull'insubordinazione,e il conseguente "rapporto" dipendente-"superiore".
La seconda parte della "saga" è sagace quanto "sfottente" forse piu' della prima.Gode d'un taglio registico d'un incisivita' grottesca,a tratti satirica,riposta ovviamente sulle spalle d'un Villaggio ispirato.Sono ancora lontani i tempi del Fantozzi "moderno",inflazionato alle mode del momento e "commercializato" come icona da "homo italicus".
"Il secondo tragico Fantozzi" è un film comico,anzi comicissimo,segnato da una sfilza di momenti "cult",riconoscibili nell'iperbole di "maschere" grottesche.
La remissiva sig.ra Pina,l'orrenda figlioletta Mariangela,l'acida sig.rina Silvani,il miope collega Filini,il leccaculo Rag. Calboni.
Sono l'emblema d'un cinema ora "storico",di matrice sociale,empio di riferimenti quotidiani che prendono alla berlina un sistema lavorativo e famigliare nevrotizzante.
E poi ovviamente le "scene madri",innumerevoli piu' del primo Fantozzi.Dalle tragiche visioni nelle sale "d'essai",al viaggio verso un casino' francese come "accompagnatore" del mitico "Duca-Conte Semenzara,dallo "scontro" con l'alano "Ivan il terribile 32",alla tragica rivisitazione della "Corazzata Kotiomkin".E' un magma visivo eccellente,un pezzo di memoria che ha accompagnato le nostre visioni serali,facendoci ridere a crepapelle.Personalmente nell'intera saga,ritengo questo Fantozzi (e anche il primo) come il migliore in assoluto.
Una perla di cinema comico e popolare,fruibile da chiunque,sgombro da orpelli altezzosi,e sopratutto dotato d'una straordinaria venatura "unpolitically correct".
La seconda parte dell'odissea umana di Fantozzi,abbina una miscela di corrosivita' polemica verso l'Italietta "da ufficio",coniugata all'iperbole delle "slapstick" alla Chaplin.
E' come immergersi nell'atmosfera d'un cinema spensierato e riflessivo nel contempo,che ha la sfacciataggine di prendere per il culo un certo "snobismo" da film autoriale,relegandolo nella maschera d'un odiosissimo "superiore" (Guidobaldo Maria Riccardelli").
"Il secondo tragico Fantozzi" è un saggio di comicita' popolare e satirica,un classico da celluloide "popolare",che pur prendendosi in giro,ha le palle di dire la sua.......
Cinema come oggi non se ne fa piu'......(sic!).

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