Regia di Luciano Salce vedi scheda film
VOTO : 7+.
Quando si parla dei seguiti, e della loro costante inadeguatezza in confronto al precursore, si fa riferimento spesso ai pochi casi in cui le cose non stanno così.
Bene questo è un caso importante che entra in questa categoria, infatti si ride tantissimo e non mancano nemmeno alcune battute memorabili che sono, e rimarranno, saldissime nell’immaginario collettivo.
Al ragioniere Ugo Fantozzi (il qui mitico Paolo Villaggio) non gliene va bene una, anche quando è in viaggio va incontro sempre alla sfiga più assoluta, ovunque capiti.
Finisce in mezzo ad una battuta di caccia che degenera, poi al varo di una nave diviene facile bersaglio della canonica bottiglia portafortuna, diventa uomo proiettile in un circo, poi vorrebbe vedere la partita della nazionale, ma al cineforum si proietta un film immancabile.
Vorrebbe quindi farla finita, ma non c’è niente da fare, in un modo o nell’altro è destinato a tornare nella sua realtà quotidiana anche se poi gli va, quasi come punizione, sempre peggio.
Ci si diverte alla grandissima con questo brillante seguito e per questo aspetto, secondo me, supera l’originale nel complesso, anche se qui la struttura è diversa, più varia ed episodica per cui, quasi di conseguenza, il tutto risulta meno solido.
Infatti qui la struttura verte quasi esclusivamente su episodi, ma il protagonista è sempre lo stesso ed il suo essere sfigatissimo si sprigiona in tutta la sua potenza a più non posso.
Devo dire che questa forma di umorismo “aziendale” riesce a funzionare, purtroppo, benissimo tutt’oggi, anzi direi che i “Fantocci” oggi sono assai di più che nel 1976 e così il personaggio, mitico, del ragioniere riesce ad assumere parvenze ancora più stranianti ed efficaci (ormai le angherie dei capi sono prassi quotidiana).
Film che dunque invecchia bene, e poi il divertimento è assicurato anche perché molte gag sono quasi storiche (quella sulla corrazzata è più che altro leggenda vera e propria).
Peccato solo che ci hanno lucrato sopra troppo nel tempo, e soprattutto male a lungo andare, oggi un nuovo personaggio con queste generalità avrebbe un impatto devastante e diventerebbe un vero e proprio eroe involontario, d’altronde non ce la passiamo bene.
Ocio.
VOTO : 7+. Regia snella e dinamica che "indovina" alcune sequenze indimenticabili.
VOTO : 7,5. Qui quasi leggendario, il suo connubio col personaggio di Fantozzi rimane uno dei più riusciti della storia del nostro cinema.
VOTO : 6/7.
Mitica.
VOTO : 6/7. Bel personaggino.
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