Regia di Luciano Salce vedi scheda film
Tratto dagli stessi due libri da cui proveniva il primo capitolo della serie, necessariamente questo secondo lavoro risente un po' della 'sindrome del lato B': si capisce bene fin dall'inizio che il film andrà come è costretto ad andare, che non ci sarà alcuna novità, che i colpi di genio saranno sporadici e la struttura ricalcherà quella del primo Fantozzi (singhiozzante, a sketch disarticolati). Il fatto è che il primo era un capolavoro: dalle sue briciole viene ad ogni modo fuori un lavoro dignitoso e divertente, con quei guizzi di cui si accennava che valgono comunque il prezzo del biglietto: la memorabile dichiarazione sulla Corazzata Potemkin, l'alano discendente del cane dello Zar Nicola, fucilato sulla piazza Rossa come nemico del popolo... Piacevole.
Il ragionier Fantozzi alle prese con una nuova serie di catastrofi quotidiane, dalla cena con i potenti dirigenti aziendali al cineforum noiosissimo cui è costretto con i colleghi, sempre innamorato della Silvani senza raggiungerla, sempre mal consigliato dall'amico Filini, sempre sposato con una moglie inguardabile ed una figlia mostro.
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