Regia di Marino Girolami vedi scheda film
Cinque episodi, cinque donne di mezza età come protagoniste. Forse con altri regista e cast sarebbe potuto venire fuori qualcosa di più riflessivo e delicato; qui piuttosto si ironizza sull'invecchiamento, facendo il punto (ridanciano) più sulle rughe che sulla maturazione. Già il titolo, scelta tristissima, inquadra la situazione. Non c'è nulla di memorabile in tutto il film e se si vuole scegliere gli episodi più riusciti si può dire che Ciccio e Franco non deludono (veterinati specializzati in soppressione di animali, vengono ingaggiati come killer da un marito ossessionato dalla moglie obesa; per errore uccideranno il marito), che Walter Chiari fa un pezzo dei suoi (bagnino timido e innamorato di un'attrice quarantenne, bellissima con il trucco di scena ed irriconoscibile senza) e che Vianello è come sempre un caratterista eccezionale (qui deve aiutare il capoufficio a scoprire la moglie traditrice, ma rimane chiuso nell'armadio insieme agli svariati amanti della donna). Senza il buon mestiere di questi quattro sarebbe una tragedia.
Cinque episodi con protagoniste donne di mezza età: rivalità e invidia per le giovani, tentativi di seduzione per sentirsi ancora piacenti, la paura di invecchiare e la consapevolezza di essere donne mature attraversano (talvolta pure marginalmente) queste storielle a sfondo comico.
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