Regia di Jack Donohue vedi scheda film
Squallido. Avendo letto i nomi di Frank Sinatra e Dean Martin mi accingevo a snobbarlo platealmente, sennonché mi balza agli occhi quello di Deborah Kerr. Mi sento allora in obbligo di dargli almeno uno sguardo. Povero me, avrebbe potuto anche essere una gradevole commedia se ci fosse stato qualcuno in regia e qualcun altro si fosse prodigato maggiormente sullo script. Sembra un'idea buttata lì tanto per fare. Eppure le occasioni non mancavano (a dire il vero nemmeno qualche facezia). Sembra però che tutti non vedessero l'ora di concludere, tanto è vero che alla fine si susseguono una serie di mini-sequenze talmente brevi da rimarcare oltre ogni dubbio la svogliatezza degli autori e, probabilmente, anche degli attori di girare anche un solo metro di pellicola in più. Smunto e pallido si affloscia su sé stesso dopo pochi minuti. Ad un certo punto fornisce addirittura la cattiva e sgradevole impressione di un'apologia dell'alcolismo. L'unica trovata degna di nota è stata quella di farcire questo floscio soufflé con diverse pin-up, le cui prosperose forme e chiome platinate hanno almeno avuto la bontà di risollevare il morale al povero Dean e agli incauti spettatori. Per gli altri non è rimasto che attaccarsi alla bottiglia. La Kerr, naturalmente, tiene le dovute e rigorose distanze da tutti.
Si ringalluzzisce solo in presenza delle "pupe". Ok, forse non è una novità...
A volte se ne sta sulle sue, a volte sembra dare in escandescenze piu che altro perché si rende conto di quanto sia ridicola l'operazione.
Preferisco ricordarmelo, ad esempio, ne "L'Uomo dal Braccio d'Oro".
Inesistente.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta