Regia di Giuliano Carnimeo vedi scheda film
tutto ha inizio con l'assassinio di una giovane donna, in pieno giorno, nell'ascensore di un grosso condominio. poi prosegue con un'altro omicidio di un'altra ragazza dalla condotta morale per alcuni alquanto discutibile, dal momento che dalle indagini del commissario enci e del suo assistente(bella coppia comica composta dal grande e compianto doppiatore giampiero albertini e da franco agostini)la prima vittima faceva la "marchettara". la storia si accosta a questo punto a jennifer che insieme alla sua amica marilina fa la modella. siamo nello studio del fotografo arthur(il compianto doppiatore oreste lionello in una gustosa macchiettina simpatica di un omosessuale) e durante la sessione fotografica jennifer crede di vedere il viso di un uomo minaccioso. conosciamo anche l'architetto andrea antinori che scopriremo avere i suoi punti deboli nel non sopportare la vista del sangue. la storia per durare solo 97 minuti continua ad ammassare personaggi e i loro vizi, virtù, biricchinerie e quant'altro in maniera nonostante tutto anche poco caotica. salvo poi però di punto in bianco abbandonare di volta in volta e di omicidio in omicidio le piste che regista e sceneggiatore ci fanno seguire, eliminando proprio materialmente il personaggio dalla storia e dal film. morbosetto come si addiceva a quei tempi e misogino quanto basta per additare le donne come puttane, marchettare, invertite, oggetti pronti all'uso(mmmmmm..... IO SONO MIA visto ieri fa proprio al caso nostro!!!!) il film si lascia guardare senza particolare guizzi e qualche calo di tensione con annessa noia da calamento di palpebra, quando si vuole a tutti i costi mettere in bocca al commissario enci degli spiegoni infiniti con l'aggiunta di battutine che fanno cascare le braccia. diciamo che i dialoghi son quel che sono, però dai alla fine gli attori non sono malaccio, con paola quattrini, lionello, franco agostini e maria tedeschi sopra tutti. george hilton viene tolto e messo così un pò alla rinfusa senza che abbia una vera funzione. la fenech si danna l'anima per dar anima alla povera fanciulla che cerca di ricostruirsi una vita dopo indicibili perversioni e diamole atto,per poi mostrarsi in tutto lo splendore dei suoi meravigliosi seni. musica di nicolai nella norma e storia troppo farcita. carmineo diciamo che è un pò grezzo, con tutti quei movimenti di macchina da capogiro, infilata nei posti più impensati. diciamo che è una torta troppo ricca, che nasconde il fatto che al primo morso ci si accorge che sa di poco.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta