Regia di Giuliano Carnimeo vedi scheda film
Carnimeo si cimenta con il thriller alla Dario Argento e, guarda un pò, riesce meglio dei Lenzi e dei Margheriti... Non è un brutto film, girato con cura e con interpreti azzeccati; il soggetto è improbabile ed è tirato un pò via nel finale, ma è un difetto comune di tante pelicole, dai...
Omicidi seriali in un condominio, abitato da una congerie di personaggi sopra le righe... A farne le spese sono - ovvio - belle e poco vestite ragazze. Alla fine si scopre chi è l'assassino, il più improbabile, gli si fa fare la fine che merita e tutti sono felici e contenti (forse...)
Non male.
Ci sono troppe toppe da mettere alla sceneggiatura ed il finale non va...
E' dotata di due espressioni in tuttti i suoi film: lasciva e spaventata. Qui abbonda la seconda, ma meglio in altre occasioni.
Rinverdisce il sodalizio con la Fenech, facendo la parte dell'eroe ambiguo. Anche per lui occorre dire che lo si è visto meglio in altre occasioni.
Brava davvero. Che differenza con la Fenech... Le mangia sempre la scena, almeno sino a quando non la fanno fuori (in una sequenza ben realizzata, tanto che fu mutuata dal Darione in Tenebre).
Bravo anche lui. Uno dei caratteristi migliori del nostro cinema, ha un ruolo nel film tratteggiato con una certa cura e quasi con affetto.
Mano sicura, prende a profusione spunti dal Dario nazionale, ma se la cava abbastanza bene. Certo, il soggetto non è un granchè, ma il prodotto finale è guardabile.
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