Regia di Pasquale Festa Campanile vedi scheda film
Storia di un millantatore la cui lingua lo porta al patibolo.Rugantino è quello che oggi si definirebbe furbetto del quartierino,ma se agli altri sta bene che lui metta alla prova le sue capacità amatorie di bella signora del quartiere....fino a che si ritrova casualmente coinvolto in un omicidio(del marito di lei,ma non è stato lui,si trova al posto sbagliato nel momento sbagliato) e decide di mostrare il coraggio che non ha mai avuto.Il milanese Celentano alle prese con questa storia che più romanesca non si può magari è in difficoltà dal punto di vista lessicale(fa veramete ridere proprio per il suo curioso accento ibrido) ma per il resto funziona benissimo.Ha una faccia da schiaffi adattissima ed è indubbia la piacevolezza popolana di un film come questo,il classico film prigioniero del suo protagonista.Se questo funziona(e a me sembra che lo faccia)allora funziona anche il film.Certo non una nuova sensazione della commedia dialettale,anche una storia forse troppo semplice e lineare per solleticare i più esigenti,ma si trascorrono quasi due ore in spensieratezza.Del resto questo Rugantino,trasposizione di una commedia musicale di musica ne ha poca,si muove più sulla falsariga del precedente Er più di cui ripropone la stessa Roma borgatara,vociante e brulicante di popolani furbetti.E anche il finale percorre binari molto simili,forse pure troppo.....
di servizio,senza impennate
il suo romanesco è improponibile ma lui funziona
bella e verace
in una parte insolita,ma è bravo
bravo come sempre
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