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Ator l'invincibile

Regia di Joe D'Amato (Aristide Massaccesi) vedi scheda film

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La recensione su Ator l'invincibile

di giurista81
8 stelle

Pellicola, prodotta da Joe D’Amato (alias Massaccesi), semisconosciuta tanto che non sono riuscito a trovare la versione italiana. Nonostante la poca notorietà, però, quest’opera, appartenente al filone “Heroic Fantasy”, si rivela interessante sotto più profili. Certo, i difetti ci sono e pure in quantità industriale, ma il prodotto finale è decoroso al punto da indurmi ad elencarlo tra i film più riusciti di D’Amato.
Vediamo prima i difetti. Da un punto dsi vista generale, direi che l’opera è stata confezionata in fretta e in furia, forse anche per la scarsa convinzione di realizzare qualcosa di buono, con una fotografia (dello stesso Massaccesi), specie nelle esterne, molto scialba e una regia che bada più all’essenziale che ai virtuosismi. D’Amato, infatti, regala poche emozioni sotto il profilo della tecnica con solo una manciata di inqudrature interessanti e un primo duello diretto sufficientemente bene, il resto non entusiasma. Terribili i combattimenti con attori goffi (specie la Siani), make up assente (aspetto molto negativo, perché il gore avrebbe impreziosito esponenzialmente il risultato finale) e spade che si piegano o che palesemente non attingono il bersaglio, sebbene si voglia suggerire l’opposto. In definitiva, con un manipolo di stunt e qualche ora in più di riprese si sarebbe potuto tranquillamente ovviare a questi difetti senza spendere cifre importanti.
Se questi sono gli aspetti negativi che penalizzano “Ator”, tra le note positive elencherei una sceneggiatura (firmata, tra gli altri, da Michele Soavi), meno banale e fracassona del solito, capace di divertire i veri appassionati di B-Movies con streghe, sortilegi, ragni giganti, arcieri, amazzoni, profezie, fantasmi e chi più ne ha più ne metta protagonisti. Simpaticissima e tenerissima l’idea (che sarà ripresa in seguito anche da altri autori) del cucciolo di orso che segue le gesta di Ator accompagnandolo e aiutandolo per tutto il corso della sua avventura. Buone le atmosfere da cui emerge un particolare gusto per la natura (buona parte dell’opera è ambientata nei boschi, in mezzo a daini e cascate) e per le scenografie (le location, al riguardo, sono eccellenti).
Non catastrofiche le interpretazione, sebbene O’Keeffe sia di un’inespressività da far concorrenza a Dolph Lundgren e la Siani sia particolarmente goffa negli scontri armati. Nel cast anche i “veterani” Purdom (troppo sopra le righe) e la sempre brava Laura Gemser (qui piuttosto “abbottonata”) che si limita a un cammeo.
Favolosa la colonna sonora di Cordio che sicuramente confeziona uno dei suoi migliori lavori.
Non aspettatevi, dunque, scene erotiche o momenti gore, ma un’avventura degna di un B-Movie anni ’60 capace di suscitare molta nostalgia in coloro che amavano questi prodotti, soprattutto alla luce delle attuali opere hollywoodiane che, seppure con budget astronomici, non sfiorano il fascino di opere, spesso sgangherate come questo “Ator”, capaci di divertire e di “stuzzicare” la fantasia degli spettatori.
Con una maggiore cura, D’Amato avrebbe potuto confezionare un piccolo gioiello. Così resta un qualcosa di gustoso. Consigliato agli sfegatati di B-Movies. Voto: 7

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