Regia di Billy Wilder vedi scheda film
Prendi una commedia di Francis Veber (intitolata Il rompiballe), la fai riadattare da Wilder e I.A.L. Diamond e metti come protagonisti la coppia Lemmon-Matthau: ciò che ne scaturisce non può che essere un congegno esilarante, pregno di cinismo e battute fulminanti e, in definitiva, pure il testamento artistico del grande regista. Perchè Buddy Buddy è il suo ultimo lavoro, e nonostante i settantasei anni Wilder sembra più in forma che mai; lo stesso dicasi per i due attori, che sfiorano la sessantina (Lemmon) o l'hanno già raggiunta (Matthau), e pure la scelta di un testo 'di seconda mano' non fa fare una grinza a questa pellicola che mischia sapientemente, come è nei canoni del regista, comicità e ritmo. La durata è inferiore agli standard (poco oltre l'ora e mezza), ma poco importa, c'è inoltre un ruolo di spalla (comico, chiaramente!) per Klaus Kinski, dottore ciarlatano e stupidotto; commedia brillante con protagonisti tutt'altro che 'buoni', equivoci e scambi di persona, gag a raffica e lieto fine, questo film è una degna chiusura per una grande carriera come quella di Wilder. 7/10.
Un killer prende una stanza d'albergo; mentre si prepara a compiere il suo 'lavoro' si scatena l'inferno nella stanza accanto: un uomo, lasciato dalla moglie, ha tentato il suicidio. Per evitare ulteriore confusione (e l'arrivo della polizia), il killer prende con sè l'aspirante suicida e lo convince a non fare gesti inconsulti. Quest'ultimo si sdebiterà aiutandolo nell'omicidio, ma...
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