Regia di Steno vedi scheda film
Ormai le avventure del commissario Rizzo, in arte Piedone, hanno preso una piega molto distante dal prototipo del 1974, tanto da sembrare un normale film con Bud Spencer come tanti altri.
Ultima pellicola e secondo viaggio in Africa per Piedone, sempre accompagnato dal brigadiere Caputo (Enzo Cannavale) e dal bambino zulù Bodo, che si è cresciuto e si è già abituato a vivere a Napoli con i suoi due strani tutori. Ormai le avventure del commissario Rizzo, in arte Piedone, hanno preso una piega molto distante dal prototipo del 1974 (qui si va a caccia di petrolio e non di spacciatori di droga), lo dimostra il personaggio eccentrico di Leopoldo Trieste, grande attore, ma qui sprecato nel ruolo di professore strampalato, perché sembra uscito da un fumetto di "Topolino" (scopre, infatti, lo scarafaggio che trova il petrolio, che lui chiama Tropelio). Il caratterista italo-americano Robert Loggia, visto e stravisto in tanti telefilm americani dell'epoca (che aveva già fatto coppia con Bud Spencer in "PORGI L'ALTRA GUANCIA") qui, insolitamente, buono, mentre Angelo Infanti smette i panni di boss napoletano spacciatore di droga che guida le spider, per interpretare un beduino. Bodo che parla napoletano, dopo u pò, non è che faccia così ridere, perché bastano Bud con il suo vocione alla Luciano de Crescenzo e Enzo Cannavale che fa sé stesso (anche se vestita da danzatrice del ventre non è certo Cinzia Moinreale, che qui fa la ragazza da salvare). Un finale di saga in passivo, per una saga sempre attiva in quanto ad incassi.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta