Regia di Frank Marshall vedi scheda film
Ciò che più sorprende è la non ricerca del solito sensazionalismo da film da disastro aereo. La vicenda umana è raccontata in maniera autentica e sofferta. I personaggi mostrano uno sviluppo emotivo approfondito, ognuno dei compagni reagisce a proprio modo alla sciagura e soprattutto all'evento che costituisce la nota di maggior gravità dell'esperienza, cioè il cannibalismo finalizzato alla sopravvivenza. Anche la scena in cui i sopravvissuti iniziano a cibarsi dei cadaveri dei loro familiari e amici è raccontata senza indugiare su inutili immagini , ma con crudo realismo e risulta di fortissimo impatto.
Ottimamente realizzate le scene del disastro e della valanga. Il silenzio e il panorama delle montagne innevate visto dalla cima trasmette una profonda sensazione di divino abbandono, che alcuni protagonisti percepiscono e trasmettono efficacemente allo spettatore.
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