Regia di Tobe Hooper vedi scheda film
Seconda trasposizione, dopo “Carrie”, di un’opera di Stephen King sullo schermo (in questo caso televisivo) affidata alle mani di Tobe Hooper, regista considerato, a mio avviso generosamente, tra i più grandi registi horror di tutti i tempi. L’opera, tagliuzzata per il mercato europeo per renderla più scorrevole (con quasi 80 minuti di girato eliminati), è di una piattezza sconcertante con una sceneggiatura vista e stravista (i vampiri che indietreggiano alla vista di croci, che devono essere uccisi con i paletti, che contaminano i cittadini mordendoli al collo) e con una confezione scialba e poco curata (fatta salva, forse, la scenografia della casa covo dei vampiri). Le scene orrorifiche sono quasi assenti (sembra quasi che siano state tagliate in fase di montaggio (!?)) e si limitano alla presenza di topi e di vampiri con lenti a contatto (stile “L’Esorcista”) o con maschere turchine sul volto. Totalmente assente il gore (e in un film dove si succhia il sangue è piuttosto curioso, non credete?). Le interpretazioni sono così e così, la colonna sonora è anonima, mentre la regia deve ritenersi pessima se chi vi è il responsabile si considera un maestro del genere. Di fatti, in questa opera, Hooper non riesce a coinvolgere lo spettatore, né a creare un atmosfera inquietante e orrorifica. Noioso e iper sopravvalutato. Voto: 4.5
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