Regia di Luis Buñuel, Salvador Dalì vedi scheda film
Una piccola perla in grado di segnare lo spettatore come ha segnato l'epoca in cui uscì. Questo piccolo filmato è un capolavoro per definizione perché racchiude in sè l'essenza distillata di due geni delle arti figurative, entrambi eccelsi nel rappresentare le angosce dell'animo umano in chiave onirica e simbolica. L'occhio reciso, le formiche che sgorgano dalla mano numerose come globuli rossi, l'uomo che trascina un asino putrefatto, il sovrapporsi del seno nudo di lei e delle natiche (elementi ricorrenti nella libido maschile che vengono persino identificati in un unico oggetto sessuale da certa psicologia) e tanto altro ancora in un concentrato di informazioni che difficilmente si può trovare in così pochi minuti di visione. Non credo si faccia torto a nessuno nel definire quest'opera un quadro di Dalì in movimento. Voto: impossibile.
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