Regia di Mario Amendola vedi scheda film
Questo I prepotenti è lo specchio di un'Italia che non c'è più, fortemente regionalista, popolaresca e in cui avevano ancora senso valori come l'onore e la famiglia; ma principalmente si tratta di una semplice commediola con un grande duo di protagonisti (Taranto-Fabrizi, cioè Napoli vs. Roma) ed una storiella sentimentale che scorre in sottofondo, adeguatamente per creare le basi per il lieto fine. Con una sceneggiatura firmata insieme a Ruggero Maccari (il soggetto è di Aldo Fabrizi), Mario Amendola (che inserisce nel cast anche il giovane nipote Ferruccio, di lì a poco voce notissima come doppiatore) firma qui uno dei suoi maggiori successi; ripiegherà negli anni successivi su prodotti sempre più facilotti e trasandati. In questo caso ovviamente la maggior parte del lavoro la fanno i due attori al centro della vicenda: duetti irresistibili a parte, però, I prepotenti è un'opera che lascia il tempo che trova, destinata a perdersi nell'oceano di piacevoli commedie che in quegli anni il cinema italiano sfornava. Nel cast si possono trovare anche Mario Riva in una felice caratterizzazione di poliziotto puntiglioso (che se la prende costantemente con il macellaio Fabrizi), Ave Ninchi, Carlo Taranto ed il futuro regista teatrale di fama Luca Ronconi. All'epoca il successo fu tale da suggerire il sequel: Prepotenti più di prima, girato pochi mesi dopo da Mario Mattoli. 5/10.
Napoletano 'guappo' e romano 'smargiasso' si scontrano: fra minacce e ripicche, si ritroveranno loro malgrado uniti. Perchè il figlio del primo e la figlia del secondo si sono, nel frattempo, fidanzati.
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