Regia di Vincente Minnelli vedi scheda film
Un film che fatica a decollare tutto nelle mani di Taylor-Burton.
Elizabeth Taylor pittrice hippie vive nella costa Sud della California su una casa di legno assieme al figlioletto che in seguito gli verra' tolto dalle autorita' comunali (non andava a scuola) per iscriverlo a corsi di istruzione diretti da un pastore ( Burton) che fara' conoscenza della donna fino ad innamorarsene (corrisposto) rovinando cosi' i rapporti con la propria moglie e i due figli.
Il film e' stato sceneggiato da piu' persone comprese il conosciuto Dalton Trumbo e il tutto prende la piega di una soap opera ,impossibile credere a questo rapporto debole e poco credibile ,infatti creera' soltanto tanti sensi di colpa al prete Burton,anche agli occhi della gente (fra tutti un giovane Bronson,scolpitore di una statua nuda della Taylor).
Confezione curatissima e scorci paesaggisti da favola con dialoghi a tratti pomposi che trasformano il film in un polpettone.Di positivo resta lo splendore di Liz Taylor che rende bene le sfaccettature del suo personaggio spregiudicato che arriva pure a curare un passero quasi morto che va in contrasto alle prime scene dove il figlioletto spara e uccide un daino in modo cruento e incredibile.
Resta comunque un Minnelli sempre bravo a dirigere gli attori e a curare un film che ha tratti ha parecchie lacune.
Consigliato solo ai fans della celebre coppia.
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