Regia di Luciano Ercoli vedi scheda film
Un filo conduttore che unisce più elementi annodati fra loro. Un reotomo che serve ad aprire e chiudere un circuito di violenza più decorativa che narrativa. Il film di Ercoli è proprio come un macchinario elettronico: si accende e si spegne a intermittenza, toglie luce alla logica e alla verosimiglianza ma irradia elementi preziosi, disattesi e brillantemente metaforici. Pregevole fotografia di Fernando Arribas, enigmatica e seducente Susan Scott.
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