Regia di Carlo Lizzani vedi scheda film
Melodrammone anni '50 che non offre grandi spunti oltre la buona prova della Gravina, con un personaggio che si incrocia spesso con l'ingenuità di Gelsomina e la brutalità del mondo di Cabiria. Ma il resto è piuttosto piatto e ad alzare il livello neppure bastano il ritmo della storia, abbastanza vivace, o la descrizione di un'Italia povera, brutale, che si arrangia come può ed è incapace di sperare, come quella dei due camionisti Gino e Piero, per i quali Esterina è inizialmente soltanto un'altra preda, poi una compagna di viaggio ed infine, tendendo al finale che accontenti tutti, diviene - un po' forzatamente - la donna di uno dei due.
Due camionisti portano in città Esterina, sola ed in fuga dal mondo povero e ostile della campagna. Ma la realtà cittadina non sarà tanto differente, anzi: dopo una serie di disavventure (fra cui le molestie di uno dei due camionisti, già sposato) la ragazza arriva perfino al tentato suicidio, ma viene salvata e l'altro camionista accetterà di sposarla.
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