Regia di George Seaton vedi scheda film
A Stoccolma, nel 1942, un americano naturalizzato svedese che commercia petrolio con la Germania viene reclutato da un agente inglese per ottenere informazioni e da quel momento inizia uno spericolato doppio gioco. La storia è contorta e ricca di colpi di scena, come si addice a un film di spionaggio; c’è una certa prolissità, specialmente nell’interminabile fuga finale, e la voce off è invadente. Ma in realtà è riduttivo definirlo un film di spionaggio: è un oggetto strano, originale, che mostra ambientazioni e tipologie umane relativamente poco frequentate dal cinema; forse il problema è proprio che ci sono troppe sottotrame, troppi personaggi e non tutti messi bene a fuoco (es. la moglie e l’amico ebreo). Decisamente migliore la parte centrale, quella in cui si sviluppa il personaggio di Lilli Palmer: è un sentito omaggio a coloro che, correndo rischi altissimi, si opposero al nazismo nel cuore stesso del Reich. Ed è lì che acquista profondità anche il personaggio di William Holden: dapprima un opportunista arruolato con il ricatto e costretto a rinnegare i suoi affetti, a contatto con l’umile eroismo della sua partner si trasforma.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta