Regia di George Seaton vedi scheda film
Film tratto dall storia di Klein che ne trasse un libro, la sceneggiatura è dello stesso regista, ambientazioni ottime e non ricostruzioni in studio, il che dà una visione ed un sapore diverso e reale alla vicenda, il tono è quello classico del racconto ed il periodo in cui uscì il film, è quello della guerra fredda che si presta moltissimo a questo genere di avventure, non dimentichiamo che proprio in questo periodo nacque il grande successo di 007.Il regista è all'altezza della situazione, la sua filmografia non è eccezionale, ma qui ha dato molto, pur rimandendo dentro il seminato del melodramma, ricordiamolo anche per il primo Airport che poi ha dato luogo ai vari sequel cooregia con Hathaway. Ricordiamo poi, che la critica all'epoca lo criticò aspramente, mentre oggi ci ha ripensato.
Da ricordare nel finale l'apparizione nei panni di un ebreo fuggito da un campo di concentramento di Klaus Kinsky, che pur in piccolo ruolo rimane indimenticabile nel nostro immaginario.
Un americano naturalizzato svedese, è diventato un forte uomo d'affari; siamo in guerra e la Svezia è neutrale, lui ha rapporti di affari con la Germania, gli americani, che non gli perdonano l'abbandono della sua nazionalità, cercano di coinvolgerlo in una posizione di spionaggio, che servirà a scopi strategici. All'inizio si sente costretto, ma poi capisce l'importanza della sua azione ed affronterà a viso aperto tutte le intemperie.
Bravo caratterista in ruolo ambiguo
Una faccia che non si dimentica, anche per la sua ironia latente.
Una attrice bravissima e di classe, tedesca ma molto usata dal cinema americano ed inglese.
Perfetto per il suo ruolo, e participa con vera immedesimazione, anche se alla routine non sfugge, forse per colpa di una impostazione classica.
Un artigiano del melodramma o del film soft tipico degli anni '50. qui ha fatto un passo in più, pur rimanendo nelle sue possibilità tipiche.
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