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Cuba Libre - La notte del giudizio

Regia di Stephen Hopkins vedi scheda film

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La recensione su Cuba Libre - La notte del giudizio

di dedo
6 stelle

Quattro amici, Frank sposato con prole, posato, ragionevole, il fratello John più giovane, irruento ma fragile in caso di pericolo, Mike amicissimo di Frank e Ray, fanfarone, imbroglione, presuntuoso e vigliacco, decidono di andare a vedere un’incontro di boxe con un mastodontico camper. E’un bel fine pomeriggio, la luce splende l’atmosfera è gaia. Per un’ingorgo nella superstrada Ray ha la pensata di uscire dall’highway infilandosi cosi, di notte, in uno dei quartieri più degradati di Chicago. E’ una  discesa all’inferno, progressivamente sempre più in fondo e sempre più disperata. Assistono all’omicidio di un ragazzo e come testimoni sono condannati dallo psicopatico capo banda. Inizia così una fuga disperata in cui nessuno li aiuta, la paura si aggrava, la disperazione incalza sino al punto che decidono di reagire ricorrendo a tutta la violenza spremibile dall’istinto di conservazione. Hopkins riesce, sia pure con difficoltà, a condurci dalla spensieratezza alla più cupa disperazione, dalla vita normale alla perdita di ogni controllo inibitore trasformando la pecora in lupo rabbioso di fronte alla necessità di sopravvivere. Film che, se riesce ad incrementare progressivamente la tensione, lascia ampi spazi di approssimazione e di scarsa credibilità. Alcuni momenti discreti: l’accoglienza dei clochars nel vagone, la corsa sui tetti, la lotta finale nel supermarkett.  Recitazione soddisfacente, scenografia non sempre adeguata e troppo sopra le righe. Non particolarmente brillante la fotografia ed il montaggio. Piacevoli le musiche rap e hard rock di Alan Silvester. Voto 6,5

Sulla colonna sonora

Ottimo rep ed hard jazz

Cosa cambierei

migliorerei la linearità del racconto, ridurrei le incredibili coincidenze e le incongruenze, utilizzerei meglio la cinepresa etc, etc

Su Stephen Hopkins

Sufficiente

Su Emilio Estevez

Monoespressiva, ma tutto sommato efficace come leader di un gruppo di amici alla disperazione

Su Cuba Gooding jr.

Ottimo e spontaneo nei panni di Mike

Su Stephen Dorff

Buona nelle vesti di giovane spavaldo

Su Denis Leary

L'odiosa figura di Ray, alternativamente imbroglione, furbino, sotanzialmente vigliacco, convinto assertore della potenza del denaro, è un po' pesante e sopra le righe

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