Regia di Stephen Hopkins vedi scheda film
Welcome to the jungle
It gets worse here everyday
Ya learn ta live like an animal
In the jungle where we play
Così cantavano Axl Rose e i suoi(all'epoca) Guns 'n' Roses poco prima che finissero gli anni 80.Ed è questa l'idea cardine attorno a cui ruota questo che sarebbe un filmetto senza pretese se non fosse per la regia ipervitaminizzata di un regista una volta di belle speranze,Stephen Hopkins,poi naufragato nel mare dell'oblio,e per un cast tutto sommato di buon nome che si impegna parcchio in una lotta selvaggia per la sopravvivenza.Tutta ambientata nella parte più buia e mefitica del ghetto di Chicago dove questi quattro buontemponi borghesi che vanno alla partita in camper(chi non va a vedere la partita della propria squadra del cuore con un gigantesco camper,facilissimo da parcheggiare) persi perchè non iscritti al gruppo di resistenza umana "Regala un tom tom a Gasparri" si ritrovano a vedere quello che non devono vedere e si sa che la vita del testimone oculare è pericolosa a qualsiasi latitudine.La lotta è selvaggia,senza esclusione di colpi con qualche sequenza acrobatica circense che non guasta.Da storia di quartiere si trasforma quasi in lotta universale per la civilizzazione di luoghi barbari senza legge,la narrazione di un processo progressivo per far uscire la parte bestiale racchiusa dentro un involucro umano.E qui,l'uomo vince sulla bestia ma questi uomini non sono granchè simpatici....Finale votato al fracasso puro che inficia in parte quanto di buono visto prima.Western sotto mentite spoglie:l'assalto della banda di assassini al camper di lusso è un assalto alla diligenza in piena regola.....
regia ipervitaminizzata di una certa efficacia
inespressivo
agitato
imbranato
psicopatico
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