Regia di Stephen Hopkins vedi scheda film
La stupidità individuale e di gruppo di un quartetto di giovani amici è la costante di questo film, il filo conduttore, sia in situazione di apparente divertimento e di normalità (una gita in camper tra amici, sorvoliamo sul modo come si sono procurati il mezzo) e sia nel pericolo (si mettono in una situazione assurda di elevato pericolo, anche per l’ignobiltà di uno di loro). La stupidità è la fiera inesorabile conduttrice del comportamento di questo gruppo di amici, così come, in misura minore, rappresenta l’altro gruppo (quartetto anch’esso) di criminali con il gusto per l’azione e la caccia l’uomo, con a capo un improbabile psicopatico che sembrerebbe non interessato al denaro. Personaggi che se rappresentavano fedelmente la società americana negli anni 90 si comprende perché siamo ridotti in queste condizioni a livello economico e geopolitico. Secondo i canoni della morale USA e delle trame convenzionali emergono i migliori ed anche i peggiori sentimenti umani man mano che le situazioni diventano pericolose, a turno sia individuale che come tempistica, in modo che ognuno abbia modo di far emergere quanto sia stupido e/o coraggioso e/o ignobile. Il più ignobile del quartetto di vittime verrà ovviamente sacrificato, sarà l’unico a morire tra loro, invece il gruppo di criminali verrà interamente eliminato, secondo la migliore tradizione, seppur con sforzi e fatiche immani. Qualche sprazzo di intelligenza nel comportamento del gruppo delle vittime ogni tanto emerge, ma si contano sulle dita delle mani, perlopiù si comportano da stupidi ed imbranati, intelligenza non applicata (seppur presente allo stato latente) e scarso istinto di sopravvivenza, capacità di prevedere prevenire e cautelarsi rasenti lo zero, altrimenti la trama non avrebbe potuto svilupparsi nei suoi numerosi ed eterogenei contesti. Il leader ed eroe del gruppetto di vittime si scatenerà quando gli minacciano esplicitamente la famiglia, mai violare la sacralità della famiglia americana, da impacciato sensibile e pieno di dubbi si trasforma in Schwarzenegger e frantumerà con le mani il leader del gruppo di criminali. Da sottolineare e cogliere nel corso del film il fatto che a mettere in pericolo la sua famiglia è stato proprio lui con la sua inaudita stupidità intermittente. Se lo si guarda con distacco si noteranno a decine le situazioni che concettualmente ho descritto che in ogni caso non inficiano la scorrevolezza e l’efficace intrattenimento del film, se si sorvola sulle manchevolezze ed inverosimiglianze e non lo si guarda con severità di giudizio.
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