Regia di Stuart Rosenberg vedi scheda film
Con grande senso del dovere civico il direttore bruebaker
come dimostratosi in molte situazioni, sembra aver voluto assistere sia
alle loro difficoltà che i panni, vestendone le difficoltà deprecabili o non
che dir si volesse, per quei simpaticoni,
se così si può dire che osavano non soltanto non mettersi
nei loro panni ma bazzigare... e esibirsi a sentenziatori anch'essi di chissàcchè
duettando... denigrando a piacimento anzichè scontare...
la pena pensando di essere entrati in una sorta di vacanza,
con surreale epilogismo se così vogliamo dire,
ma sino a un tal grado di sostenibilità. Per la chiara
e nota sentenza e tale applicamento di grande
eco, dopodichè l'irreprensibile e plaudito bruebaker sembra affidare sia
alle sentenze che alla grande storia di legalità concomitante il
loro prosecuo in mancanza di concordia... per l'assolvimento
anche dei compiti più elementari, e alla loro aventuale
revisione d'appello... a rischi e costo
loro per quanti vogliano essere, ma se il
sottoporsi a ciò potrebbe essere arduo, non lo è
cercando magari il solito divertimento e spettacolo del film.
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