Regia di Michael Gornick vedi scheda film
"CREEPSHOW 2" è un film più commerciale e poco retribuito, si capisce dal fatto che gli episodi scendono dai cinque del prototipo a tre, però è divertente anche se rimanene negli standard dei film horror anni'80/90, 90 minuti scarsi di durata. Micheal Gornick non è George A. Romero, però sa dirigere un sequel più che discreto, anche se il pantheon degli attori famosi si riduce a quattro (George Kennedy, Dorothy Lamour, Tom Savini e Lois Chiles, un'ex-Bond girl che tentava il rilancio con film a basso costo, come questo). Fra indiani di legno che tornano in vita, macchie oleose nei laghi che terrorizzano i teenagers e guidatrici intrepide, svetta anche la storia del piccolo Billy, lettore di "CREEPSHOW", che si vendica di alcuni suoi amici bulli. Intermezzi animati, ma non per bambini.
Un bambino smania per avere la sua copia del fumetto "CREEPSHOW", mentre lo zio Creepy ci introduce alla visione di altri racconti del brivido.
Adeguata.
Possibile che non ci fosse spazio per un quarto episodio ?
Da Ian Fleming a Stephen King, da Bond girl a facoltosa signora con amante che investe con la macchina un autostoppista...NIENTE MALE!
Un gradito quanto inaspettato ritorno sul grande schermo. Questa vecchia leonessa di Hollywood interpreta la moglie del vecchio proprietario dell'emporio del primo episodio, interpretato da George Kennedy. Molto dolce e convincente.
Molto bravo ad impersonare il vecchio proprietario dell'emporio, che ha come mascotte una statuia indiana di legno. Con quegli occhialetti, più che essere il duro di "AIRPORT" mi rammenta il nostro compianto Gino Bramieri.
Simpatico nei panni di zio Creepy, anche se appare solo nel prologo e nell'epilogo.
Se la cava, anche se è meno fumettoso di Romero.
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