Regia di Steno vedi scheda film
Concordo con il giudizio della rivista: come satira di costume si ferma in superficie, toccando vari argomenti come la disoccupazione, i ruoli all'interno della famiglia, la ricerca del benessere ma come film comico si lascia ancora vedere. I punti a favore della pellicola sono la regia di Steno, il quale riesce sempre a dare un ritmo spedito al film e a costruire gag dai tempi comici riusciti e la prova del sempre simpatico Pozzetto, nei panni di un ingegnere che si ritrova disoccupato da un giorno all'altro e che si adatta, prima a fare i mestieri di casa e poi in qualità di maggiordomo presso una contessa interpretata da Sylva Koscina. Fanno da contorno al comico varesino l'allora molto bella Eleonora Giorgi, nella parte della moglie in carriera e Maurizio Micheli nei panni del gay che tenta invano di sedurre Pozzetto e in un cameo Felice Andreasi, un ammiraglio al quale Pozzetto si raccomanda, in quella che è la scena più divertente del film. Voto: 6,5
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