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Il sospetto

Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il sospetto

di giansnow89
9 stelle

Una lezione di Hitchcock sul cinema thriller.

Le vie del brivido sono infinite. Sir Alfred è sempre stato il maestro della dissimulazione e della manipolazione, ma stavolta si supera. Niente delitti: soltanto la percezione e l'attesa di qualcosa di irreparabile che sembra costantemente prossimo ad accadere ma mai accadrà. Potrebbe sembrare un compiaciuto trastullo accademico; invece è una matura riflessione sul ruolo dei film gialli all'interno del panorama cinematografico. Come accade per gli horror, non è tanto l'oggetto della messa in scena ad essere determinante, ma il clima di sconcerto che si riesce ad attivare nel pubblico. Meglio ancora se la tensione non si scioglie nel finale, ma resta irrisolta e sospesa nei titoli di coda, aprendosi a nuove domande che non avranno mai risposta. In questo film in un certo senso si scontrano figurativamente le due entità superiori presenti in un ogni film giallo: il Mistero e per l'appunto, il Sospetto. Johnnie Aysgarth, un indimenticabile Cary Grant, irradia dubbi e domande ad ogni mossa che faccia. Ciascuna sua frase o espressione facciale va soppesata, le bugie e le verità si mescolano in maniera random, il suo personaggio è inafferrabile dall'inizio alla fine, ed anche oltre la fine. La Fontaine è l'altra faccia del Mistero: colei che lo guarda dall'esterno con timore reverenziale, per paura di scoperchiare una verità che potrebbe distruggerla, ma anche con la curiosità di chi arde dal desiderio di dare una conferma alle sue ipotesi. Il match tra il mistero e il sospetto finisce 1-0 per il mistero, che si conserva tale e quale, bifronte e incomprensibile; mentre dal punto di vista dei sospetti, l'impressione è che Hitchcock, dispensandoci dettagli che sembravano fondamentali (il bicchiere di latte, l'insistenza di Grant nel chiedere informazioni su un veleno che non lascia tracce, la vicenda dell'assicurazione sulla vita della Fontaine), probabilmente ce ne abbia sottaciuti altri, impedendo, a noi e alla protagonista, di venire effettivamente a capo della questione. 

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