Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Interamente girato in studio, il film dell'ineffabile regista britannico si avvale di un'ottima fotografia, con scenografie tipiche del periodo ma comunque di altissimo livello. In particolare, le ombre create da un ipotetico lucernario sul tetto della casa dove vivono i due protagonisti creano un complesso di volumi, segmenti d'ombra e campi di luce che ricordano lontanamente la magica scenografia espressionista de "Das Cabinet des Dr. Caligari" di wieniana memoria. Il ritmo è serrato, anche troppo a tratti, in particolare Cary Grant parla spesso ad una velocità tale (in lingua originale) che rende scarsamente intelligibili le parole da lui pronunciate. Ottime comunque le interpretazioni di tutti gli attori, in particolare di Joan Fontaine, forte della sua leggiadra bellezza, la sua prova venne premiata con l'Oscar per la migliore attrice protagonista. Il finale è uno dei più discussi della carriera dell'inestimabile regista. Completamente diverso da quello del libro da cui il film è tratto, Before The Fact di Francis Iles del 1932, secondo Hitchcock egli fu costretto dalla casa di produzione, la RKO, ad alterare l'epilogo per non rovinare l'immagine di "buono" di Cary Grant. Nonostante tale imposizione, la fine rimane sospesa e non dissolve affatto i dubbi di tutti gli spettatori, lasciando il futuro aperto a qualsiasi sviluppo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta