Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Bronco Billy tiene spettacoli sul Far West in giro per gli Stati Uniti e si trova per caso ad avere a che fare con una ricca ereditiera dispersa. Si tratta probabilmente del film più autobiografico di Eastwood: una riflessione sul mito del cowboy e sulla volontà di incarnarlo fino a perdervisi, nonostante sia più che altro una posa scenografica per sfuggire alla mediocrità del mondo circostante. Per certi versi ricorda operazioni come Il cavaliere elettrico o Buffalo Bill e gli indiani, ma in una chiave più giocosa e meno amara. Sicuramente è troppo tirato per le lunghe e non tutte le situazioni sono pienamente riuscite (l'intreccio su Sondra Locke è troppo abbozzato, per certi versi confuso), ma i personaggi sono tutti efficaci e qualche guizzo poetico di tanto in tanto riesce a saltar fuori.
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