Regia di Dino Risi vedi scheda film
Primo road movie italiano, ispirò Dennis Hopper per Easy Rider, road movie per eccellenza. Approfondimento psicologico, critica sociale, momenti di neorealismo, il mitico clacson dell'Aurelia, ma soprattutto un Gassman straripante, travolgente, battute fulminanti, ricorda il Geraldo Latini protagonista de "Il Mattatore", sempre di Dino Risi di soli due anni prima. Roma a Ferragosto ha un'atmosfera unica, un misto di desolazione e spensieratezza, la fotografia è leggermente sovraesposta, probabilmente proprio per rendere la sensazione della città deserta. L'analisi psicologica è perfezionata da un'altra novità, il confronto di Trintignant con la propria voce interiore, che sottolinea il conflitto e le contraddizioni che lo tengono sulle spine. Il finale, inconsueto per allora, doveva servire a smentire il messaggio che traspare durante la visione del film, ma lo scopo è conseguito solo parzialmente, perché comunque la morale finale è che conviene vivere all'attacco piuttosto che in difesa.
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