Regia di Luis Buñuel vedi scheda film
Grazie a film come questi sono ateo. Il viaggio dei due pellegrini è verso il luogo di una fede mai discussa veramente, accettata come il fatto che i resti del loro San Giacomo si trovino senza dubbio a Compostela. La loro avventura passa attraverso quasi duemila anni di cristianesimo, gli eretici e gli integralisti, i culti eccentrici e i dogmi, la parola e la spada.Lungo la strada per la via lattea l'ironia e l'onirico si intrecciano in un racconto fluido che riesce a sintetizzare in maniera esemplare e mai pedante la storia di un fenomeno religioso. Il film è fatto di duetti dialettici che non si risolvono, non si possono risolvere perchè il disegno di Dio è imperscrutabile, la religione senza mistero non può esistere e gli eretici o sono matti o fanno una brutta fine.All'ateo per grazia di Dio interessa smascherare la figura di Gesù accettata senza discutere imposta tra le tante dell'epoca in base a quattro vangeli su dodici. Il cristianesimo diventa un sogno da percorrere dove le barbe mettono fiducia sempre e le apparizioni della madonna non si contano più. L'umanità si divide tra chi segue fino alla fine il verbo e chi dubita, tra chi nel suo inconscio vorrebbe fucilare il Papa e chi sentendo gli spari non crede che ciò possa accadere tra chi ha accettato il potere dei papisti e chi ne mette in dubbio l'infallibilità. Alla fine i due scelgono di soddisfare il corpo come gli era stato predetto dimenticandosi dell'anima, svelando così il vero motivo del loro viaggio, fare un pò di luce sulla natura illusoria di un Dio che l'uomo ha creato a sua immagine e somiglianza.
Grazie a Bunuel se sono ateo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta