Due vagabondi (Frankeur e Terzieff) vanno dalla Francia al santuario di Santiago de Compostela, in Spagna, mandati da uno strano individuo in cappa e cappello. Fra incontri, racconti, rievocazioni, apparizioni e altri espedienti narrativi, il loro diventa un viaggio attraverso venti secoli di cristianesimo, di conflitti dottrinari, di disquisizioni, di eresie, di anatemi, di miracoli, in un curioso e spregiudicato assemblaggio. L' "ateo per grazia di Dio" Buñuel (con l'ausilio di Jean-Claude Carrière per la sceneggiatura) offre una personalissima rivisitazione della storia della Chiesa, condotta con arguta manipolazione delle fonti dottrinali. Un limpido e geniale viaggio metastorico, di un vecchio surrealista mai pentito.
Spudoratamente anticlericale, è un audace viaggio surreale pieno di folgoranti intuizioni che solo un genio come Bunuel poteva regalarci. Dentro a quest’opera ci troviamo un po’ di tutto: eresie, scienza, religione, testi sacri e apocrifi, superstizioni e dissacrazioni. Insomma la critica è severa ma il tono è leggero e pieno di irridente ironia.
Opera dell'ateo anticlericale Buñuel sul tema della religione, di grande rigore teologico e di grande estro surrealista, per la gran parte criptica ed oscura, faticosa da seguire e di ardua interpretazione, e tuttavia indubbiamente affascinante e stimolante, sebbene sospetto possa essere compresa appieno solo da un teologo ribelle e dissidente.
Pesante e' pesante…di tutti i Bunuel e' quello che fatico parecchio a reggere fino in fondo,forse per il troppo assemblamento di incontri e situazioni varie…al limite della confusione…e purtroppo della noia.
Film teologico, lento e poco incisivo.La mano del Maestro è sempre riconoscibile, ma, per chi non è addentro alle tematiche religiose trattate, parzialmente incomprensibile.
"Road movie" surrealista, in cui l'ateismo di Bunuel fa da contrappeso alla sua spiritualità di tipo "personale". Grandissima soprattutto la prima parte. W il cinema!
Viaggio attraverso i dogmi della religione cattolica attraverso il viaggio di due pellegrini diretti a Santiago de Compostela. Un film molto coraggioso e a tratti inquietante. Voto 7,5
Dopo questo film mi è venuto spontaneo pensare che nel 1969 c'era senz'altro più libertà d'opinione ed espressiva di adesso (2006). Oggi alla guida della chiesa c'è un pastore tedesco…e può mordere! Voto 8/10
opera di grande spessore, nella filmografia bunueliana è collocabile quasi ai livelli de "Il fantasma della libertà", e al di sopra de "L'angelo sterminatore"
Pierre (Paul Frankeur) e Jean (Laurent Terzieff) sono due vagabondi che si mettono in cammino per un lungo viaggio che parte da Parigi e dovrà concludersi al Santuario di Santiago di Compostela, in Spagna. Lungo il percorso si imbattono in molte persone strane e si trovano in diverse situazioni incomprensibili. Quasi sempre sono trattati male dalle persone a cui chiedono un pò di… leggi tutto
per i primi 20' il film e' interessante poi,diventa troppo,almeno per me,sul religioso andante.per essere fatto bene lo e'.ma sinceramente e' un po' pesante.voto.5.5. leggi tutto
L'incorreggibile satiro Luis Bunuel stavolta l'ha fatta fuori dal vaso. La sua ossessione per la Chiesa, più patologica che intellettuale, aveva pur prodotto diverse grandi opere, tanto grandi per lo spettatore quanto utili all'autore come terapia e sfogatoio contro il male che lo affliggeva. Ma questa Via lattea, come la dobbiamo interpretare all'interno del corpus filmografico di… leggi tutto
E' da tempo che riflettevo sulla creazione di una palylist personale - di film e telefilm - che possa mettere in evidenza temi importanti della storia umana e della società odierna. Alcuni di questi film sono…
V'ho chiamato magnifici ma, mi raccomando, non montatevi troppo la testa. Che criterio ho adottato per seguire altri utenti di filmtv? Una delle discriminanti, letta una recensione interessante, consiste nello…
Ovvero dell'amicizia e della collaborazione fra un grande regista e Jean-Claude Carrière, lo sceneggiatore, che Louis Buñuel mai sostituì dopo il definitivo ritorno a Parigi. Era stato il…
L'incorreggibile satiro Luis Bunuel stavolta l'ha fatta fuori dal vaso. La sua ossessione per la Chiesa, più patologica che intellettuale, aveva pur prodotto diverse grandi opere, tanto grandi per lo spettatore quanto utili all'autore come terapia e sfogatoio contro il male che lo affliggeva. Ma questa Via lattea, come la dobbiamo interpretare all'interno del corpus filmografico di…
Cari amici lontani e vicini:Inginocchiamoci tutti per fermare il razzismo!Io l'ho fatto, anche se sinceramente a me risulta facile,dopo l'episodio di razzismo che,come dicevo non ricordo dove, ho subito sulla mia…
Il Vaticano ha chiesto al governo di modificare il ddl Zan.
Secondo il Corriere ha inviato una richiesta formale in cui tira in ballo anche il documento che regola i rapporti con lo Stato…
“L’Omero degli insetti.” - Victor Hugo “Un osservatore inimitabile.” - Charles Darwin “Jean-Henri Fabre è un grande uomo di cultura che pensa come un filosofo, vive da…
La Via Lattea è il nome alternativo dato alla “Strada di San Giacomo”, i cui resti furono ritrovati nel l'Alto Medioevo nel “Campo delle Stelle”, da cui deriva il nome del santuario di Santiago de Compostela. Proprio il pellegrinaggio di due mendicanti da Parigi a Santiago de Compostela lungo il celebre Camino costituisce l'itinerario narrativo di…
Monsieur Cinéma. Così, da una ventina d’anni, la critica francese aveva cominciato a chiamare Michel Piccoli. Signor Cinema, certo, ma mi prendo la libertà di completare l’appellativo…
Avrei voluto inserire nella mia lista anche "Él" (uno dei capolavori del periodo messicano di Buñuel), ma purtroppo il sito non me lo consente, non so perché.
Ho sempre amato il cinema…
- Da Leibniz a Heidegger poi altri a seguire, tutti a porsi la regina delle domande:
“ Perché l’Essere piuttosto che il nulla ?”
Nota: E’ vero, sarebbe maggiormente in linea…
Un io narrante introduttivo spiega le connessioni tra il termine “Via lattea” e il nome “Compostela”, ovvero “Campo delle stelle”, percorso a cielo aperto per i pellegrini diretti verso uno dei luoghi più noti per la penitenza e l’espiazione.
Dal centro della Francia, seguiamo il percorso di due pellegrini mendicanti, diretti con una certa…
Bunuel era un regista sempre originale e inventivo dal punto di vista formale, e con "La via lattea" invento' un genere forse mai visto in precedenza, il road-movie surrealista. Attraverso il percorso da Parigi a Santiago di due pellegrini, il regista spagnolo ci fa compiere un viaggio attraverso la storia del cristianesimo e le tante eresie che lo hanno contraddistinto. Non si tratta di un…
Il tema di questa playlist è la filosofia,o per meglio dire la filosofia all'interno del cinema.
Platone diceva che per spiegare un concetto filosofico sono necessarie le immagini e il cinema si è…
Questi sono i film che amo; non sempre sono i più belli (anche se brutti non sono) ma sono quelli per me più importanti; qualcuno di essi è legato a momenti lieti o dolorosi della…
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Commenti (11) vedi tutti
L'incorreggibile satiro Luis Bunuel stavolta l'ha fatta fuori dal vaso.
leggi la recensione completa di giansnow89Spudoratamente anticlericale, è un audace viaggio surreale pieno di folgoranti intuizioni che solo un genio come Bunuel poteva regalarci. Dentro a quest’opera ci troviamo un po’ di tutto: eresie, scienza, religione, testi sacri e apocrifi, superstizioni e dissacrazioni. Insomma la critica è severa ma il tono è leggero e pieno di irridente ironia.
commento di (spopola) 1726792Opera dell'ateo anticlericale Buñuel sul tema della religione, di grande rigore teologico e di grande estro surrealista, per la gran parte criptica ed oscura, faticosa da seguire e di ardua interpretazione, e tuttavia indubbiamente affascinante e stimolante, sebbene sospetto possa essere compresa appieno solo da un teologo ribelle e dissidente.
leggi la recensione completa di port crosPesante e' pesante…di tutti i Bunuel e' quello che fatico parecchio a reggere fino in fondo,forse per il troppo assemblamento di incontri e situazioni varie…al limite della confusione…e purtroppo della noia.
commento di ezioFilm teologico, lento e poco incisivo.La mano del Maestro è sempre riconoscibile, ma, per chi non è addentro alle tematiche religiose trattate, parzialmente incomprensibile.
commento di robynestaVoto 7,5 Carico
commento di luca826"Road movie" surrealista, in cui l'ateismo di Bunuel fa da contrappeso alla sua spiritualità di tipo "personale". Grandissima soprattutto la prima parte. W il cinema!
commento di carlos briganteViaggio attraverso i dogmi della religione cattolica attraverso il viaggio di due pellegrini diretti a Santiago de Compostela. Un film molto coraggioso e a tratti inquietante. Voto 7,5
commento di jeffwineDopo questo film mi è venuto spontaneo pensare che nel 1969 c'era senz'altro più libertà d'opinione ed espressiva di adesso (2006). Oggi alla guida della chiesa c'è un pastore tedesco…e può mordere! Voto 8/10
commento di sokurovopera di grande spessore, nella filmografia bunueliana è collocabile quasi ai livelli de "Il fantasma della libertà", e al di sopra de "L'angelo sterminatore"
commento di bocchan8,5
commento di incallito