Regia di Arthur Penn vedi scheda film
16° FESTA DEL CINEMA DI ROMA - RETROSPETTIVA ARTHUR PENN
Un tenace detective viene assunto da una ex attrice alcolizzata per trovare la figlia sedicenne scappata di casa, nel momento in cui la sua vita coniugale pare franare, avendo sorpreso la moglie con un altro uomo.
Accetta il caso anche per non pensare ai propri guai, e ci mette poco a trovare la ragazza presso il patrigno nei pressi di una amena località lacustre.
In loco, mentre cerca di convincere la ragazzina a tornare dalla madre, la ragazza scopre un relitto sul fondale del lago e rimane sconvolta alla visione di un cadavere devastato dai pesci.
Questo fatto induce la ragazza a far ritorno a casa, ma quando anche lei rimane vittima di un incidente su un set cinematografico, ecco che i dubbi che il piano sia stato ordito dalla madre per una meta questione ereditaria, diventano per il detective un motivo molto convincente per chiudere un caso nel caso.
Ma la faccenda si rivela ancora più complicata e beffarda, avendo per fulcro un commercio clandestino di antiche opere d'arte.
Da un soggetto di Alan Sharpe, Arthur Penn dirige un giallo incalzante che riesce a coniugare il sordido intrigo che sta al centro delle molteplici morti, con i risvolti privati di un detective abituato a scandagliare vizi e virtù dei suoi clienti, e trovatosi per ironia della sorte a scoprire una infedeltà che lo vede coinvolto in prima persona.
Ottimo Gene Hackman, che si rivela uno dei valori più determinanti e preziosi atti a trasformare il film thriller di buona fattura ma tutt'altro che straordinario, in un ottimo prodotto commerciale con la firma di un grande autore.
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