Regia di Arthur Penn vedi scheda film
Penn è sempre più disilluso sul sogno americano. Qui utilizza un Hackman alacre come in FRENCH CONNECTION ma disilluso come ne LA CONVERSAZIONE. Si respira appieno il pathos dei seventies post-watergate, ma ciò contribuisce a rendere datata la suddetta opera. Dopo 3/4 di film imperniati su una placida detection, si vira verso un anticlimax di azione e morte, con un finale narrativamente ambiguo e quasi delirante: questo spiazzante criterio lasciò interdetti molti spettatori, che reputarono la pellicola come un para-sequel del film di Francis Coppola citato prima. Palese la citazione a IL MISTERO DEL FALCO.
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