Regia di W. S. Van Dyke vedi scheda film
Di film su Maria Antonietta ne hanno fatto tantissimi ma qui andiamo indietro nel tempo, siamo a poco più di dieci anni dal primo film sonoro americano (il cantante di Jazz) e il produttore Irving Thalberg decise che era arrivato il momento di produrre un film su Maria Antonietta con protagonista Norma Shearer (sua moglie).
Nel corso della storia, tra film, film per la TV e cartoni animati, il personaggio di Maria Antonietta è apparso più di 105 volte. Quello con la Shearer protagonista era il ventesimo, prima di lei a cimentarsi con questo ostico personaggio furono, tra le altre, Miss Robinson, Julia Swayne Gordon, Diana Karenne e la francese Suzanne Bianchetti per quanto riguarda il cinema muto. Anita Louise, Doris Lloyd e la nostra Tina Lattanzi invece per quanto riguarda il cinema sonoro.
Ma il film del 1938 è un capolavoro assoluto, per i costumi, per la scenografia, per la fotografia e l’interpretazione dei personaggi.
Un racconto completo della vita della Regina Maria Antonietta, forse per la prima volta sugli schermi, un budget stratosferico per un cast altrettanto stellare.
Oltre alla monumentale interpretazione della Shearer troviamo tra gli altri Tyrone Power nelle vesti del Conte Fersen, John Barrymore in quelle dello scorbutico e vecchio Luigi XV e Robert Morley in uno stupefacente e perfetto Luigi XVI.
La cosa bella di questo film è che è molto descrittivo, non prende infatti una parte, ma descrive gli avvenimenti come sono successi, si certo con qualche licenza, ma senza snaturarne la storia. La recitazione della Shearer a metà strada tra un’attrice del sonoro e una del muto è un tocco in più di bellezza e di espressività dell’opera.
Gigantesco anche Robert Morley che riesce a far vivere le emozioni di Luigi XVI non solo attraverso la classica interpretazione attoriale ma anche e soprattutto con il movimento degli occhi. Meraviglioso
Il film si svolge come se fosse una sorta di pièce teatrale con la musica d’inizio, l’intervallo e musica conclusiva. Una idea interessante che rende la pellicola ancora più unica.
Ovviamente ha la lentezza e i primi piani intensi tipici di quegli anni, ma non annoia mai, nemmeno per un minuto. E di minuti il film ne conta ben 149.
E’ la storia per filo e per segno della Regina Maria Antonietta, dei suoi pensieri, degli amori e dei dolori della sua vita e di come da possibile colpevole della povertà francese, i rivoluzionari transalpini l’hanno trasformata in una martire di quegli estremismi che in un modo o nell’altro hanno solcato le epoche.
Il film è disponibile sulla piattaforma Chili ma, non chiedetemi il motivo, devo sottolineare che il film ha un VM14. Boh…
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