Regia di Woody Allen vedi scheda film
Quasi sulla scia di "Zelig", Woody Allen propone una sorta di divertente documentario, questa volta il protagonista è Danny Rose, un improbabile e goffo manager di artisti senza talento (già il sapere cosa fanno questi "artisti" fa ridere). Egli vivrà una serie di vicende tragicomiche a causa del suo "protetto" Lou Canova e della sua amante Tina Vitale (una bravissima Mia Farrow). Come detto in precedenza, è una commedia/documentario che riprende e che riprenderà in futuro (ad esempio "Accordi e disaccordi" o "Melinda e Melinda", che non è esattamente la stessa cosa ma il modo di raccontare la storia è lo stesso: la scena iniziale parte con degli amici che davanti ad una tavola calda discutono amabilmente e si mettono a raccontare qualcosa). Le battute e lo spirito sono sempre gli stessi dell'impareggiabile regista che forse può risultare pedissequo o ripetitivo, ma che letto nella chiave giusta è sempre divertente e mai pesante.
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