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La valle dei Mohicani

Regia di Budd Boetticher vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La valle dei Mohicani

di Dany9007
10 stelle

Ricordo un articolo letto da ragazzino in cui Sergio Bonelli affermava di preferire a John Ford le regie di Hawks e di Boetticher. Estrapolando questa affermazione da un contesto chiaramente più complesso (tant'è che Tex Willer costantemente omaggia il cinema di Ford) mi sono dato una spiegazione a quanto ha affermato il celebre editore: una caratteristica di Hawks, ma che forse risalta ancor più in Boetticher è proprio l'essenzialità. In pellicole da poco più di 1 ora, proprio come i fumetti che non lasciano grandi spazi ad amplificare certe sequenze o a divagazioni di maniera, Boetticher sembra con i suoi molteplici western concentrarsi esclusivamente sulla vicenda, traendone una forza irresistibile. Forse La valle dei Mohicani (che peraltro di Mohicani ha ben poco visto che si tratta di Comanches...ma questo fa parte delle libertà dei traduttori forse più concentrati sulle capigliature dei pellerossa che effettivamente hanno un taglio alla mohicana), risulta una delle pellicole dalle tematiche più forti, come ne L'albero della vendetta  ci si trova in un territorio selvaggio e con una minaccia incombente e la comunità che deve difendersi da questo pericolo è a sua volta divisa e minacciosa tra i componenti: il duello tra Jeff ed il semifuorilegge Ben è solo rimandato, sappiamo che entro la fine della vicenda uno dei due soccomberà. Altrettanto interessante è il personaggio di Jeff, interpretato dal fedele Randolph Scott che sembra avere un tormento simile al personaggio di Ethan Edwards interpretato da John Wayne in Sentieri selvaggi: entrambi sono alla ricerca di un familiare, entrambi sono divorati da questa esigenza che infatti, solo ad un certo punto spiegherà il motivo per cui Jeff ha riscattato Nancy, non per la taglia ma nell'ennesimo tentativo di trovare la moglie o anche solo un senso di pace interiore. Con un finale geniale e beffardo si scopre che il marito della donna, vituperato più volte per aver delegato altri a trovare la moglie è in realtà un attempato non vedente. Con l'ennesima consapevolezza di non aver spazio in un focolare, proprio come Ethan Edwards, anche Jeff ricomincia a peregrinare. Il film rappresenta anche l'ultima collaborazione tra Boetticher e Randolph Scott (entrambi giganti delle cosiddette produzioni di serie B), in un sodalizio che li ha visti lavorare insieme parecchie volte, e rappresenta anche la penultima interpretazione dell'attore che avrebbe chiuso la carriera con il commovente Sfida nell'alta sierra di Peckinpah. 

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