Regia di Budd Boetticher vedi scheda film
Grande Boetticher, che sapeva girare questi film unici e inimitabili, rarefatti ed essenziali, eppure ricchi di tematiche e situazioni, e precisi al millimetro. Questo film assomiglia per certi aspetti a "L'albero della vendetta"; ad es. per elementi come il viaggio da compiere, le tensioni tra i viandanti, la presenza problematica della donna, e grandi temi umani come l'egoismo, l'interesse, e le motivazioni che muovono i personaggi. Questa pellicola, tuttavia, si distingue dall'altra per la presenza del tema del bene e del male e della coscienza umana, che tocca tutti gli uomini presenti nell'opera. C'è chi è privo di scrupoli e interessato solo al denaro, poi chi è sceso spesso a compromessi col male ma sente dentro di sè un impulso a tagliare con esso, come una voce che non gli dà pace e lo fa star male. Infine c'è - nella figura del protagonsita - chi compie il bene disinteressatamente, o quasi. Il "quasi" si riferisce solo alla sua debolezza umana che si affeziona ad una donna che sa essere di un altro. L'episodio finale, benché da un lato straziante per il protagonista, è però molto edificante e rasserenante per lui stesso, e direi anche per il pubblico. Se ne va forse con un po' di magone, ma in pace con se stesso. Trovo anche molto bella la scena in cui il piccolo delinquente trova la forza di voltare le spalle al malvagio dicendo poi che finalmente, dopo tanto tempo, si sente bene dentro.
I dialoghi sono non prolissi, molto ben calibrati e densi, perché ogni frase ha il suo peso e il suo scopo.
La fotografia in Panavision, con i panorami del deserto che ci offre, è superba. Faccio solo un appuntino all'ampio uso dell"effetto notte" per le scene notturne, le quali vengono cioè girate di giorno con speciali filtri all'obiettivo. E' una tecnica che non mi è mai piaciuta; preferisco quando girano veramente al buio con poca luce.
Randolph Scott è meno legnoso del solito e, con alcune espressioni controllate, in certi momenti sa persino commuovere. In ogni caso è molto adatto alla parte.
Da paragonare con "Dove la terra scotta" di Anthony Mann, e con "I professionisti" di Richard Brooks. Di quest'ultimo è l'opposto.
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