Jeff, alla ricerca di sua moglie rapita dai Comanches, libera un altro ostaggio e si imbatte in un terzetto di gaglioffi. Capolavoro e ultimo film del team "Ranown": disteso, malinocnico e feroce, un film di eroi stanchi, con pochi elementi fin quasi all'astrazione, per merito anche dell'asciutto copione di Burt Kennedy.
In realtà non sono Mohicani ma Comanche... bel film intenso, toccante, sconsolato, pur essendo stato girato con pochi mezzi. Si ricorda l' accanimento del protagonista che in realtà nasconde la rabbia per il tradimento della moglie. Classico schema western dello sconosciuto cavaliere solitario che arriva in una città sconvolgendola.
Grande Boetticher, che sapeva girare questi film unici e inimitabili, rarefatti ed essenziali, eppure ricchi di tematiche e situazioni, e precisi al millimetro. Questo film assomiglia per certi aspetti a "L'albero della vendetta"; ad es. per elementi come il viaggio da compiere, le tensioni tra i viandanti, la presenza problematica della donna, e grandi temi umani come l'egoismo, l'interesse, e… leggi tutto
Un ricco premio offerto da un marito a chi gli riporta la moglie rapita dagli indiani; la ritrova Jeff, che era alla ricerca della propria moglie anche rapita dagli indiani ma che di fronte a lei la dimentica; si uniscono tre farabutti che vogliono ritirare il premio; tutti deridono e disprezzano il marito che non va a riprendersela da solo; lei non difende il marito, tace e nulla spiega, per… leggi tutto
Ricordo un articolo letto da ragazzino in cui Sergio Bonelli affermava di preferire a John Ford le regie di Hawks e di Boetticher. Estrapolando questa affermazione da un contesto chiaramente più complesso (tant'è che Tex Willer costantemente omaggia il cinema di Ford) mi sono dato una spiegazione a quanto ha affermato il celebre editore: una caratteristica di Hawks, ma che forse…
1) Sentieri selvaggi di John Ford (The Searchers - 1956). 2) Ombre rosse di John Ford (Stagecoach - 1939). 3) Sfida infernale di John Ford (My Darling Clementine - 1956). 4) Mezzogiorno di fuoco di Fred…
Le valli del Cinema (sono almeno sei)
Per quel che ne ho capito io, se nel titolo di un film c'è la parola "valle"... non si sbaglia mai.
Certo, io mi riferisco alle sei valli che ho trovato e forse ce…
VOTO 7,5 SELVAGGIO (TV 9 Dicembre 2011) Ultimo film di Boetticher della serie western/Scott e ultima grande cavalcata nel suo immaginario. Il senso profondo del wilderness penetra nel nostro sguardo. Dove sembra esserci una pausa narrativa, con sequenze lunghissime su passaggi in foreste, deserti, fiumi, invece traspare il concetto stesso sul quale si fonda un intero genere: la grandezza…
Grande Boetticher, che sapeva girare questi film unici e inimitabili, rarefatti ed essenziali, eppure ricchi di tematiche e situazioni, e precisi al millimetro. Questo film assomiglia per certi aspetti a "L'albero della vendetta"; ad es. per elementi come il viaggio da compiere, le tensioni tra i viandanti, la presenza problematica della donna, e grandi temi umani come l'egoismo, l'interesse, e…
Un regista che la critica, magari tardi, ha riscoperto e vedendo i suoi film oggi ce ne possiamo rendere conto . Ha un senso del racconto stringato e concentrato molto efficace, non lascia l’azione mai, pur avendo momenti vagamenti sentimentali, ma mai da cadere nei tranelli classici di storie d’amore solite e straviste. Un genio del genere B , per il tipo di produzioni con cui…
Un gran bel western che conferma l'ottimo connubio tra Boetticher e Scott.Una trama bellissima che gioca anche tra le psicologie e i drammi dei personaggi fino allo svolgersi del bel finale che riporta il personaggio principale in un futuro molto incerto..Da vedere.
Un ricco premio offerto da un marito a chi gli riporta la moglie rapita dagli indiani; la ritrova Jeff, che era alla ricerca della propria moglie anche rapita dagli indiani ma che di fronte a lei la dimentica; si uniscono tre farabutti che vogliono ritirare il premio; tutti deridono e disprezzano il marito che non va a riprendersela da solo; lei non difende il marito, tace e nulla spiega, per…
Boetticher ha dimostrato che per fare un grande western non servono grossi budget. L'ultimo film nato dalla sua collaborazione con Randolph Scott è una lezione di cinema che stupisce per l'estrema compattezza della storia, il ritmo teso del racconto, la plasticità delle scene d'azione, l'uso grandioso degli esterni. Ed è il canto del cigno di un prezioso percorso poetico iniziato cinque anni…
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Commenti (3) vedi tutti
In realtà non sono Mohicani ma Comanche... bel film intenso, toccante, sconsolato, pur essendo stato girato con pochi mezzi. Si ricorda l' accanimento del protagonista che in realtà nasconde la rabbia per il tradimento della moglie. Classico schema western dello sconosciuto cavaliere solitario che arriva in una città sconvolgendola.
commento di marco biSenza l'ansia di portare a compimento l'opera ultima e definitiva i registi western potevano ancora accontentarsi di realizzare ottimi film.
commento di michelSu altri siti ho notato che ha molti voti alti questo western,ma a me ha annoiato da matti .voto 4
commento di wang yu