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Roma a mano armata

Regia di Umberto Lenzi vedi scheda film

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La recensione su Roma a mano armata

di steno79
5 stelle

Uno dei poliziotteschi di maggiore successo dell'epoca, che col passare degli anni è stato rivalutato anche dalla critica (nella prima edizione del Mereghetti il film si beccò una sola stella su 4, dunque giudizio pessimo, col commento "uno dei diversi e discutibili episodi con Merli nei panni del duro tutore dell'ordine. Luoghi comuni a iosa e poco impegno sia da parte del regista sia da parte degli attori", mentre nell'ultima aggiornata al 2011 le stelle sono due su 4, dunque giudizio sufficiente, col commento "un cinema elementare ma efficace, che sapeva mettere il dito sulla piaga, e molto meno manicheista di quanto si credeva allora"). Anche sul sito ci sono diversi pareri positivi o semi-positivi, mentre a me, che ho voluto rivederlo per verificare un parere negativo di molti anni fa, continua a non piacere. E' un film fascista oppure no? Non credo sia troppo importante stabilirlo. All'attivo va messa sicuramente la competenza del regista nelle scene d'azione, dirette con sicuro senso spettacolare e montate con efficacia, che contribuiscono a dare un ritmo serrato all'azione (anche se sembra che alcune inquadrature dell'inseguimento automobilistico finale siano riciclate da un film precedente). A lasciare perplessi, invece, è proprio la sceneggiatura di Dardano Sacchetti: un confuso minestrone di scene violente, scazzottate, stupri di donne innocenti, vendette in cui la "morale" finale è che la giustizia privata funziona meglio di quella ufficiale, che è troppo imbrigliata da leggi inutili. Tuttavia, la presunta denuncia è solo un pretesto per sguazzare in una materia narrativa poco approfondita, con cattivi da operetta, a tratti inutilmente sensazionalista. Maurizio Merli come attore è monotono, Maria Rosaria Omaggio appare sprecata, un pò meglio sicuramente Tomas Milian come il cattivo gobbo Vincenzo Moretto, che colorisce in eccesso con battute come "Oronzo lo stronzo" oppure raccontandoci di una pallottola espulsa dal suo corpo assieme alle feci (in una scena precedente Merli l'aveva obbligato ad ingoiarla con l'acqua, tanto per descrivere la finezza del poliziotto). Nel complesso, secondo me solo la bravura tecnica di Lenzi, tanto venerata da Tarantino, lo salva dalla singola stelletta, ma rimane un mediocre epigono di un filone che a mio parere non merita tutta questa riconsiderazione.
voto 5/10

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