Regia di Umberto Lenzi vedi scheda film
Riscoperto negli ultimi anni,il genere "azione all'italiana",ridefinito "poliziottesco",generò film a profusione per una decina d'anni circa,con titoli discretamente fantasiosi o allucinanti,a seconda dei gusti:gli eroi di questo filone erano Maurizio Merli,Tomas Milian,Luc Merenda,Antonio Sabàto,i registi Enzo Castellari,Stelvio Massi,Umberto Lenzi.In genere,i già pesanti anni di piombo sono narrati ambientando storiacce di violenza e scontri al calor bianco tra poliziotti ribelli a leggi castranti e delinquenti di una ferocia esagerata:anche in questo film,Roma è una sorta di jungla in cui si ammazza la gente come se si andasse a prendere un caffè,la polizia deve essere sempre pronta a sparare per prima,i calci nelle palle sono un normale modo di interloquire con la parte avversa, e da parte dei delinquenti la comunicazione con le donne è praticamente basata sui manrovesci.Nell'insieme verrebbe da etichettarlo come reazionario,ma il fatto che a un certo punto il commissario Tanzi(Maurizio Merli)entri in un circolo monarchico a dare una lezione a dei figli di papà che poche scene prima hanno violentato una ragazza,indirizzerebbe gli intenti della sceneggiatura dalla parte contraria.Se l'ispirazione erano i polizieschi con il supersbirro USA Callaghan,qui se ne ha una versione molto più rozza e casereccia,con una ridicolizzazione dello Stato e di qualsiasi codice legale e civile da far rimanere allibiti,se si prende la cosa sul serio;e sicuramente le prove degli attori,Milian compreso sono caratterizzate in maniera troppo eccessiva per non strappare qualche scrollata di testa allo spettatore,però bisogna ammettere che il filmaccio ha ritmo,scorre via e ha qualche scena d'inseguimento piuttosto spettacolare.Certo,va eliminato ogni spirito critico...
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