Regia di Umberto Lenzi vedi scheda film
Nel ruolo di Leonardo Tanzi, Merli è il solito poliziotto dalle maniere forti che non tollera la giustizia perchè aiuta i criminali, E fa di testa sua. Il film racconta la caccia a un certo Ferrander per conto del Commissario Tanzi, che sul suo prercorso incontra un cattivissimo di turno, il Gobbo Tomas Milian, che sarà il vero e proprio cattivo del film, ed incontrerà una serie di personaggi che faranno di contorno a quella crisi di moralità e di umanità che i polieschi nostrani vanno raccontando, come i maledetti figli di papà che stuprano e investono la gente per chissà quale motivo, piuttosto che quotidiani scippatori, o ragazzi disadattati che rubacchiano per sopravvivere e poi muoiono. Un film quindi dai contenuti interessanti, ma fortunatamente non affrontati con spirito critico, sono solo e giustamente raccontati, così: duri e secchi, proprio come nella realtà.
Milian rimane il volto migliore degli Spaghetti-Cops, perchè la sua maschera gigionesca ed istrionica, con quelle caratterizzazioni che solo lui sapeva fare, rendono ogni suo pesonaggio il valore aggiunto dei suoi film. Ma va detto che Lenzi con “Roma a Mano Armata” sigilla uno dei migliori polizieschi all’italiana proprio perchè artigianalmente tiene fuori dal film ogni allaccio politico, seppur intuibile, ma vi preferisce l’azione, il dramma e la tragedia della violenza. Maurizio Merli, volto simbolo del genere, è il solito grande commissario di ferro. Nonostante la sua recitazione poco incisiva, qui è in uno dei suoi ruoli migliori, più misurati e più sentiti.
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