Espandi menu
cerca
Creepshow

Regia di George A. Romero vedi scheda film

Recensioni

L'autore

undying

undying

Iscritto dal 10 giugno 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 127
  • Post 42
  • Recensioni 3009
  • Playlist 58
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Creepshow

di undying
8 stelle

Un classico "evergreen" del cinema horror antologico.


locandina

Creepshow (1981): locandina

 

Bill (Joe King) è un ragazzino attratto da riviste a fumetti horror, mentre il severo padre Stan (che sfoglia invece giornali con donne nude) proprio per questa sua passione lo rimprovera continuamente. Quando uno degli ultimi acquisti di Bill (in stile E.C. Comics anni ’50) a base di racconti macabri viene gettato dal padre nel cestino, il personaggio che introduce le storie (Creepy) prende vita per presentare cinque storie contenute nell’albo.

 

Father's day (***)

Un anziano misantropo e lunatico, viene ucciso per odio, ma soprattutto per questioni ereditarie, dalla figlia Bedelia Grantham (Viveca Lindfors) durante la “festa del papà”. Esattamente sette anni dopo, nel giorno dell'anniversario, Bedelia è intenta a meditare sulla tomba del genitore che torna in vita, reclamando... la meritata torta!


The lonesome death of Jordy Verrill (*1/2)

Jordy (Stephen King), un contadino demente, assiste alla caduta di una meteorite. Recupera il reperto spaziale con idea di venderlo a qualche scienziato. Ma le cose prendono una brutta piega quando, sotto l’effetto di uno strana malattia, comincia a subire una metamorfosi.


Something to tide you over (*****)

Richard Vickers (Leslie Nilsen), scopre il tradimento della moglie Becky (Gaylen Ross), trovandola in compagnia di Harry (Ted Danson). Per vendicare il torto subito, pianifica di eliminare i due amanti: conduce Harris su una spiaggia privata, dove ha scavato una fossa; dopo averlo costretto, sotto minaccia armata, a gettarsi all’interno della buca, Richard lo seppellisce vivo, lasciando libera solo la testa. Lentamente la marea produce l’innalzamento del livello dell’acqua, mentre il vendicativo marito riprende (con telecamera) il supplizio che, in un'altra buca, ha inflitto anche alla moglie. Ma lo spettacolo che si sta godendo Richard, seguendo sui monitor la lenta agonia delle vittime, è destinato a interrompersi quando qualcuno si avvicina minaccioso alla casa dell’uxoricida.

 

The crate (***)

Il rinvenimento di una misteriosa cassa datata 1874 e posizionata nel sottoscala d'una Università, per il Professor Henry Northrup (Hal Hoolbrok) è fonte di estremo interesse. All’interno, proveniente da una spedizione artica, è rinchiusa una feroce creatura che si ciba di quanti (per curiosità o per circostanza) vengono a trovarsi nelle vicinanze. Henry, stressato da ripetute umiliazioni inflitte dalla sprezzante consorte Wilma (Adrienne Barbeau), architetta un piano per eliminare la moglie, servendosi della creatura rinchiusa nella cassa.


They’re creeping up on you (***1/2)

Upson Pratt (E.G. Marshall) è un ricco e spietato speculatore che opera nel mercato finanziario, gettando sul lastrico imprenditori indebitati per poi rilevarne le proprietà. Ma Pratt è anche profondamente misantropo e soprattutto un maniacale igienista: vive infatti isolato in un ambiente asettico, limitando ogni contatto umano. La presenza di scarafaggi nel suo lussuoso (ma deprimente) palazzo lo induce a chiamare la disinfestazione. Nel frattempo, riceve la telefonata della moglie di Castonmeyer, una delle sue ultime vittime che si è suicidata a causa del tracollo finanziario indotto da Pratt. La donna, dopo essere stata verbalmente maltrattata dallo sprezzante igienista, lo maledice con determinazione. Quella notte un black out elettrico coinvolge la città e Pratt, rimasto solo e al buio, comincia a notare che le blatte sono in numero crescente, presenti in ogni anfratto e persino nel cibo.


Quando si chiude il quinto racconto Bill, tramite una bambola voodoo, si vendica sul padre.

 

scena

Creepshow (1981): scena

 

Creepshow costituisce un valido esempio di riuscita ed efficace collaborazione tra regista (Romero) e sceneggiatore (King). L'intero lungometraggio è basato sulla rappresentazione di un tipo di horror macabro, ma percorso costantemente da un fondo di ironia che ne esalta le qualità. I racconti sono estremamente fedeli allo stile dei famosi fumetti "E.C. Comics" degli anni ’50, molto apprezzati dagli adolescenti dell'epoca (tra i quali ovviamente gli stessi Romero e King). Girato facendo ricorso a un uso particolare del colore, grazie a faretti che diffondono in prevalenza tonalità rosse, verdi e blu, per renderlo in sintonia con l'universo cromatico dei comics (anche se gli originali pubblicati da William Gains erano in bianco e nero). Particolarmente appropriato risulta essere anche l'uso dello split screen (del tutto pertinente ai segmenti d'animazione). King è in ottima forma e realizza una sceneggiatura fedele al macabro humor dei fumetti ai quali il film rimanda non solo sotto l'aspetto grafico, ma per la presenza di personaggi volutamente retorici (interpretati da un cast ideale) che agiscono e soprattutto parlano in maniera grottesca e "sopra le righe". Se aggiungiamo che le storie presentano una morale di fondo (solo apparentemente banale), che gli effetti sono curati da Tom Savini e che la splendida colonna sonora (opera di John Harrison) a base di pianoforte contribuisce a creare un'atmosfera romantica e al tempo stesso “fantastica”, è facile capire l’alone di culto che si è creato attorno al film. Un capolavoro del cinema dell’orrore di tipo antologico, assolutamente imprescindibile per ogni appassionato del genere.

 

scena

Creepshow (1981): scena

 

Curiosità 


Il divertente e spassoso personaggio che presenta con ironiche introduzioni gli episodi è circolato in riduzione fumetto (nella serie Oscar Mondadori) anche in Italia, con il nome di Zio Tibia. Ed è persino apparso, in forma di pupazzo animato, come presentatore di film horror su Italia 1, nel biennio 1989/1990 (con due serie: Zio Tibia Picture Show e Venerdì con Zio Tibia).


Nella versione italiana di Creepshow circolata nelle sale, era assente il secondo episodio poi reintegrato per l’edizione home video dall’esperto di cinema fantastico Giovanni Mongini (all’epoca curatore del negozio "Profondo Rosso" - non più esistente -  a Ferrara).


Oltre alla stravagante (e non proprio riuscita) interpretazione di Stephen King nel surreale ruolo di Jordy Verrill, anche l'effettista Tom Savini appare in un duplice cameo: nei panni della “creatura” all'interno della cassa e in quelli d'uno spazzino in chiusura del film. Ma c'è spazio anche per Joe - il figlio di Stephen King - che interpreta Billy (il bambino del prologo).

 

Hal Holbrook e Adrienne Barbeau recitano di nuovo su uno stesso set dai tempi dell'indimenticabile The fog (1980) di John Carpenter. Gaylen Ross (Becky, nell’episodio Something to tide you over) è invece un volto ben noto ai cultori dell’horror per aver partecipato come attrice nel masterpiece Zombi (1978), apprezzato caposaldo diretto da George A. Romero.


In fase di stesura della sceneggiatura era previsto, al posto del 5° episodio, un adattamento della storia "The cat from hell", sempre scritta da King, poi alla base di uno degli episodi presenti nel riuscito I delitti del gatto nero (Tales from the darkside, 1990), film diretto da John Harrison (già compositore della soundtrack di Creepshow e di nuovo in tale veste anche per Il giorno degli zombi). Analoga sorte per l’episodio dell’autostoppista, finito invece in Creepshow 2 (Michael Gornick, 1987).

 

La splendida colonna sonora verrà utilizzata in maniera ufficiosa nello stravagante Sexandroide (1987), unico tentativo (su oltre 150 titoli) del regista francese di cinema per adulti Michel Ricaud di trattare un tema non hardcore.

 

Ted Danson

Creepshow (1981): Ted Danson

 

Edizione home video

 

In attesa che venga recuperato e proposto in una meritevole versione ad alta definizione, per ora in Italia Creepshow è disponibile solo in dvd, grazie alla Storm Video che lo ha distribuito in tre differenti confezioni: disco singolo; due dischi (assieme e Creepshow 2); tre dischi, di cui uno dedicato agli extra. La qualità audio video non è tra le migliori, ma nel complesso, sorvolando sugli effetti di "eco" evidenti nella scadente rielaborazione in dolby 5.1, l'edizione resta di qualità più che dignitosa. Al di là della codifica (comunque più che sufficiente) del film, del reparto extra fanno parte alcune schede ben realizzate (in particolare i documentari sui film ed alcuni profili degli interpreti): peccato che nel complesso siano relativamente brevi, come prassi della casa.
L’episodio interpretato da Stephen King, The lonesome death of Jordy Verrill venne comunque inserito già ai tempi del debutto in vhs, grazie all’interessamento del critico Giovanni Mongini. In conclusione, una versione non eccellente se considerata l’importanza del primo capitolo, ma sicuramente ad oggi quella a 3 dischi è certamente la più completa.

 

E. G. Marshall

Creepshow (1981): E. G. Marshall

 

"Il pendolo della mente oscilla tra senso e non senso, non tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato."
(CG Jung)

 

Trailer 

 

F.P. 02/11/2021 - Aggiornamento della recensione pubblicata in precedenza su DarkVeins

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati