Regia di George A. Romero vedi scheda film
Piccolo cult degli anni 80' scritto e diretto da due maghi della letteratura e della cinematografia horror: Stephen King, che si ritaglia anche un ruolo da protagonista, e George Romero, che qui si prende una vacanza, lontano dai suoi zombi e da tematiche sociopolitiche, almeno non nel senso di come ci aveva abituati fino a quel momento. Cinque episodi come nella miglior tradizione britannica della Amicus (anche se il film e' americano), CREEPSHOW e' anche un affettuoso omaggio ai fumetti horror della E.C. Comics, pubblicati negli Stati Uniti negli anni 50'. Tra alti e bassi (cinque episodi sono tanti) ci troviamo al cospetto di un horror fumettistico talvolta sgangherato, da non prendere assolutamente sul serio, con una forte componente sarcastica e da black-commedy. Abbastanza trascurabili e opachi i primi due episodi. Qualcosa si muove nel terzo, grazie a uno psicopatico Leslie Nilsen, ricco marito tradito dalla moglie che si vendica sadicamente della consorte e del suo amante. Decisamente grossolana la trovata finale, con i due amanti che ritornano in veste di zombie per vendicarsi. Il quarto e' un piccolo gioiellino orrorifico confezionato ammirevolmente, grazie anche al talento recitativo di Hal Holbroock e Fritz Weawer. Nello scantinato di una università di provincia, viene rinvenuta una cassa vecchia di più di un secolo, in cui e' imprigionata una creatura mostruosa ancora viva, vegeta e affamata. Un docente tiranneggiato dalla sua volgarissima moglie, lo utilizza per sbarazzarsi di quest'ultima una volta per tutte. All'insegna del grottesco l'ultimo episodio, con un misantropo uomo d'affari senza scrupoli che viene perseguitato da un'orda di scarafaggi che ha invaso il suo super-tecnologico e super-sterilizzato appartamento. Pellicola simpatica, divertente e nostalgica, ma anche troppo sopravvalutata.
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