Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Un conduttore radiofonico viene perseguitato da una fan pazza. Un'opera prima interessante, che per certi versi lasciava presagire, per l'Eastwood regista, uno sviluppo di carriera diverso (forse migliore). Le dinamiche fra i tre personaggi principali sono costruite in maniera credibile ed è stimolante, volendogli dare una lettura più profonda che forse non era nelle intenzioni degli autori, il fatto che la donna dipendente dal bellone celebre sia dipinta come negativa a discapito di quelle più indipendenti che ruotano attorno al personaggio di Tobie. Non è comunque esente da momenti kitsch e da un finale troppo anticlimatico. Resta un mistero come Attrazione fatale sia riuscito a sfuggire ad una denuncia per plagio.
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Trovo che sia un precursore di Attrazione fatale ma non una copia carbone, Douglas è un uomo sposato che si concede una scappatella mentre Eastwood è un ciulatore seriale.
Le differenze ci sono ma la struttura ed intere sequenze (il tentativo di suicidio per esempio) sono pressoché identiche. Ci sono film considerati uno il remake dell'altro che, a mio avviso, si somigliano meno di quanto Attrazione fatale somigli a Brivido nella notte.
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