Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Ma perché tutte cadono ai suoi piedi?
L' opera prima di Eastwood regista soffre del narcisismo del suo autore, così preoccupato a ritagliarsi il ruolo principale di playboy attorno al quale le donne cadono come stecchite, folgorate dalla passione, che perde di vista la fluidità del racconto, almeno per tutta la prima parte. Comunque il caso vuole che una di queste donne, che risponde al nome di Evelyn ( Jessica Walter davvero brava e credibile), non ci stia tanto con la zucca e cominci a stalkerizzare il nostro disc jokey ( questo il lavoro di Dave Garner, il personaggio interpretato da Eastwood).
Non finirà benissimo.
Il film nonostante sia di minutaggio limitato soffre di alcune lungaggini, dovute principalmente alla difficoltà di delineare con efficacia gli interpreti. Sembra che Eastwood si sia lasciato influenzare parecchio dall'amico e regista Siegel ( che compare nel film nei panni del barista) , se parliamo di asciutezza ed essenzialità della messa in scena, anche se i caratteri come detto faticano un po' ad emergere.
Meno male che nella seconda parte arrivano le cose migliori: una bella e riuscita parentesi romantica ed un epilogo in crescendo, scandito da un montaggio frammentato, tutto girato fra luci ed ombre.
Sinceramente non ho riscontrato nè grande tensione nè ritmo al cardiopalma, semplicemente un onesto thriller che vive soprattutto in virtù delle prove dei due protagonisti.
Interessante semmai come Eastwood mandi alle ortiche il ruolo da duro costruito grazie ai film precedenti, rimanendo in balia di una donna assassina e psicotica.
Ah dimenticavo, un plauso per le improbabili camice indossate da Eastwood, davvero memorabili.
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