Regia di Sergio Corbucci vedi scheda film
Western italiano con un'elevata componente di sadismo, mutuata da Sergio Leone, ed un quantitativo industriale di morti pari ai vari 'Rambo'. Molto bello l'incipit, sulle note dell'omonima canzone di Bacalov cantata da Rocky Roberts - che parla appunto dell'amore perduto dal protagonista, della sua solitudine ma si conclude con la speranza per il futuro - in cui il protagonista, interpretato da Franco Nero nel ruolo della vita, entra in campo trascinandosi una bara. Lo stile di Corbucci è certamente inferiore a quello del maestro dello spaghetti-western ma, nel complesso l'opera merita di essere ricordata. Voto: 7.
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