Regia di Sergio Corbucci vedi scheda film
Django è il figlio bastardo di tutti gli antieroi del dollaro,è un film che gia'dimostra di come si possa assimilare la poetica western di Sergio leone per trarne qualcosa di profondamente diverso.Leggendo i titoli di testa si vedono un sacco di nomi famosi:Enzo Barboni alla fotografia(il futuro E.B.Clucher creatore di Trinita'e del fenomeno Bud Spencer e Terence Hill),sceneggiatura a piu'mani,aiuto regista Ruggero Deodato e la canzone del titolo cantata da un quasi irriconoscibile Ricky Roberts.Indimenticabile la presentazione di DJango:divisa da nordista impolverata,occhio azzurrissimo,barba incolta e una bara da trainare a mano.Incredibile anche la sua velocita'nel maneggiare la pistola e anche la violenza delle sparatorie scaturite dalla sua pistola e dalla mitragliatrice nascosta nella bara.La violenza è quasi da horror grandguignolesco:un orecchio tagliato a uno sventurato e poi fatto ben vedere a favore di camera e la vendetta finale contro Django sorpreso a rubare rovinandogli a mazzate le mani,anche se cio'non gli impedira'di massacrare i suoi nemici.E'un film girato in economia ma fatto da robusti artigiani,l'ampio respiro delle sequenze dei western di Leone qui fa spazio a una visione piu'cruda e operaia del genere ma tutto cio'non disturba,anzi,stilisticamente il film di Corbucci vive di luce propria,rielabora il western americano(sopratutto l'onnipresente tema della vendetta),lo rilegge alla luce di quanto fatto gia'da Sergio Leone ed è per questo che è ancora piu'apprezzabile....
insomma
bella e anche discreta attrice
non male
un personaggio cardine per la sua carriera
assimila la lezione di Leone per creare qualcosa di diverso
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